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Col d'Olen: studio sui cardiopatici in quota

Il Col d'Olen al Monte Rosa
Laboratorio Mosso, Col d'Olen al Monte Rosa www.cipra.org

VERUNO, Novara — Chi soffre di cuore può pernottare in quota senza rischi? E’ questa la domanda a cui tenterà di rispondere la ricerca che verrà effettuata quest’estate al Col d’Olen, sul Monte Rosa. Lo studio, che si svolge sotto l’egida della Fondazione Salvatore Maugeri di Veruno e del Parco Naturale Alta Valsesia, partirà il prossimo 28 giugno e cerca volontari.

“Cardiopatici con ridotta funzione cardiaca – spiega Giorgio Mazzuero  – ma in condizioni cliniche stabili quindi liberi da ischemia miocardica e aritmie minacciose, possono salire in montagna fino a quote intorno a 3.000 metri. Questa affermazione si basa su studi condotti in laboratorio e “sul campo” dal nostro gruppo e da altre équipes. Tuttavia i soggetti esaminati dai principali studi erano esposti all’altitudine in giornata singola”.

“Sappiamo che quote più elevate, ad esempio sui 4000 metri, si altera l’architettura del sonno di soggetti sani non acclimatati – prosegue lo scienziato -, e sappiamo che alterazioni del tutto simili si riscontrano a bassa quota nel sonno di cardiopatici. Nasce quindi l’interrogativo: cardiopatici cui si permette l’esposizione diurna all’altitudine, possono pernottare in montagna senza rischi? Lo studio cercherà di rispondere a questa domanda”.

E’ così che tra un paio di mesi i medici della Fondazione Salvatore Maugeri di Veruno riprenderanno lo studio dei cardiopatici in montagna. I soggetti in esame verranno esaminati dapprima a bassa quota, presso il Centro Medico di Veruno e successivamente in altitudine al Col d’Olen, sul Monte Rosa.

I medici della Fondazione Maugeri stanno arruolando i soggetti con i quali condurre la ricerche.

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