Gente di montagna

Stewe Swenson, il re del Karakorum

Insignito due volte del Piolet d’Or, l’alpinista statunitense ha effettuato oltre 15 spedizioni nella regione del Pakistan. Con risultati straordinari

I love exploring unknown mountains (Amo esplorare montagne sconosciute)

Steve Swenson

Steve Swenson, nato il 14 febbraio 1954, cresce a Seattle e a 14 anni inizia la sua carriera da scalatore che lo porterà nell’élite mondiale, soprattutto nell’ambito dell’arrampicata su ghiaccio e dell’alpinismo estremo.

La sua carriera subisce una svolta il 20 agosto 1990 quando raggiunge senza ossigeno supplementare gli 8611 metri del K2; montagna che, per coincidenza, venne conquistata dagli italiani appena dopo la sua nascita. E’ la terza spedizione a questo colosso e, questa volta, con lui a capo, la salita lungo la Via Giapponese è un successo.

Sempre contando solo sui propri polmoni mette piede sull’Everest nel 1994. Dieci anni più tardi è con Doug Chabot lungo i 10 km della Mazeno Ridge al Nanga Parbat. Sono i primi a percorrerla fermandosi tuttavia dove questa si unisce alla Schell Route a causa del peggioramento sia del meteo sia delle loro condizioni fisiche.

Il “suo” Karakorum

Tra un 8000 e l’altro Swenson intraprende una serie di spedizioni in alcune valli inesplorate del Karakorum, nella zona nord-ovest dell’Himalaya, non senza difficoltà per ottenere permessi e finanziamenti. Dopo ben 15 viaggi si può dire che Swenson sia tra i massimi conoscitori di queste montagne selvagge e sconosciute. Ogni spedizione gli permette di affinare il suo approccio alla scalata in puro stile alpino: velocità, leggerezza, etica ferra ed autosufficienza.

Nel 2004 tenta la cresta nord del K7, cima di 6858 metri situata nella Charakusa Valley. Anche questa volta non è per lui un fallimento ma un bagaglio di esperienze per altri ambiziosi progetti.

Infatti, dopo tre tentativi, il 24 agosto 2011 Swenson con Mark Richey e Freddie Wilkinson sono i primi a raggiungere i 7518 metri del Saser Kangri II, che al tempo era la seconda montagna più alta della Terra ancora inviolata. La via, da loro battezzata The Old Breed, ha richiesto loro ben cinque giorni opponendo difficoltà sostenute, fino al WI4 e M3, lungo i 1700 metri della parete sud. Impresa eccezionale che li ha portati a ricevere l’ambito Piolet d’Or nel 2012.

Ormai stregato dal Karakorum, Swenson continua a tornarvi siglando nel 2019 un’altra grandiosa prima salita, ossia quella del Link Sar, 7041 metri. Dopo i tentativi del 2000 e del 2017, il successo arriva in otto giorni legato con i compagni Graham Zimmerman, Mark Richey e Chris Wright. Il team americano è stato insignito del Piolet d’Or nel 2020 sia per la tecnicità della salita sia per aver dovuto affrontare difficoltà causate dal conflitto tra India e Pakistan. Negli anni Swenson ha vissuto di persona i problemi legati agli scontri di natura politica nell’area che gli anno spesso cambiato i piani o portato in circostanze poco piacevoli.

Oltre la montagna

Non solo piccozze alla mano ma anche penna e matita: da un lato come ingegnere civile, impegnato nella gestione delle risorse idriche; dall’altro come scrittore di fama, tanto da essere direttore del American Alpine Club tra il 2009 e il 2012.

Dopo cinquantatré anni di carriera e due Piolet d’Or, un sogno per ogni alpinista, Swenson ha deciso di dedicarsi maggiormente alla moglie Ann e ai due figli, vivendo tra Seattle e Canmore. La sua esperienza tra i colossi dell’Asia ha aperto le porte all’esplorazione odierna in stile alpino di montagne alte, impegnative, difficili da raggiungere e, soprattutto, bellissime.
Nel 2024 ha ricevuto il President’s Award 2024 dall’American Alpine Club per le sue straordinarie realizzazioni nel mondo dell’arrampicata.

Salite principali

  • 1990 – Via dei Giapponesi al K2 senza ossigeno.
  • 1994 – Everest senza ossigeno.
  • 2004 – Prima salita della Mazeno Ridge al Nanga Parbat.
  • 2004 – Tentativo della cresta nord del K7.
  • 24 agosto 2011 – Prima salita del Saser Kangri II, con Mark Richey e Freddie Wilkinson
  • 8 agosto 2019 – Link Sar con Graham Zimmerman, Mark Richey e Chris Wright

Libri

  • “Karakorum: Climbing Through the Kashmir Conflict”, pubblicato da Mountaineers Books, 2017.

Film

  • Link Sar” di Graham Zimmerman, 2021

It was kind of like a candy store for new routes and first ascents (Karakorum era come un negozio di caramelle per nuove vie e prime ascensioni)

Steve Swenson

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