Medicina e benessere

Respirare in montagna

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Respirare in montagna, sotto sforzo e in quota. Per molti può essere una difficoltà, al punto da domandarsi se dietro alla fatica respiratoria non ci siano problematiche fisiche o nozioni da imparare. Questo almeno il dubbio venuto a un nostro lettore, a cui gli esperti rispondono: la parola chiave è "allenamento".

"La scorsa estate ho fatto un trekking tra la Val Codera, la val Masino e val di Mello – ci racconta Carlo Dini -. Un giro stupendo ma veramente stancante. Durante quei giorni mi sono accorto che molto spesso ero senza fiato (sarà stato il panorama, forse?) e mi sono convinto che io non sia capace di respirare, sia sotto sforzo, sia in quota. C’è qualche cosa che posso fare per imparare a respirare correttamente?"

In risposta a quanto viene chiesto da Carlo Dini, io non conosco l’esperienza di montagna del soggetto. Vanno, comunque, in prima battuta esclusi eventuali problemi fisici che possano causare problemi e difficoltà all’apparato respiratorio o all’apparato cardiovasciolare.

Per questo è utile una visita specifica presso un centro di medicina sportiva in grado di valutare le condizioni degli apparati respiratorio e cardiocircolatorio.

Sicuramente però, il soggetto si deve abituare a respirare con regolarità. Questo vuol dire dosare le proprie forze in montagna, senza strafare. Importantissimo è quindi allenarsi con metodo e in modo graduale.

Giancelso Agazzi(Commissione Medica Cai Bergamo)

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