Benjamin Védrines e Nicolas Jean all’attacco dell’inviolata parete Nord dello Jannu Est
I due alpinisti francesi sono già in Nepal. Nessuno ha mai superato questa muraglia alta quasi 2.500 metri della montagna poco distante dal Kangchenjunga.
Ci sono due motivi per cui una parete possa essere ancora vergine nel 2025: o è molto difficile da raggiungere, o è molto difficile da scalare. Per la Nord dello Jannu Est (7468 m), a cui puntano Benjamin Védrines e Nicolas Jean con una spedizione che è appena atterrata in Nepal, si tratta della seconda opzione.
Questa parete si trova nei pressi del Kangchenjunga, e ha respinto alcuni tra i migliori alpinisti della storia, poiché presenta difficoltà elevate dall’inizio alla fine, ed è notevolmente esposta. Nel 2018 c’è stato un tentativo di Luca Moroni e David Bacci, con una spedizione dei Ragni di Lecco, che hanno dovuto rinunciare a causa delle pessime condizioni della parete.
Védrines e Jean hanno intenzione di aprire una nuova via, dopo che l’anno scorso erano stati costretti a ritirarsi per problemi legati al mal di montagna. I due si sono allenati molto sulle Alpi: ad esempio, Védrines ha completato quest’anno una traversata di tre giganti alpini (Grandes Jorasses, Cervino e Eiger), raggiungendo le montagne in bicicletta e scendendo in parapendio, in 39 ore. Poche settimane dopo lo stessa alpinista ha stabilito il record di velocità da Chamonix alla vetta del Monte Bianco (e ritorno).
Insieme, i due hanno salito in 21 ore quattro versanti del Monte Bianco, totalizzando 7500 metri di dislivello positivo tracciando quasi tutto il percorso nella neve fresca.
“A volte la montagna ci spaventa. Il coraggio è una delle virtù più necessarie per impegnarsi in questo tipo di progetti. Il freddo, le valanghe, le difficoltà tecniche, tutto ci spinge fuori dalla nostra comfort zone. Ma in mezzo a questo caos emotivo, c’è gioia. Silenziosa e profonda. Ed è per questo che lo facciamo”, hanno scritto i due alpinisti su Instagram.
La tabella di marcia predisposta Védrines e Jean prevede l’arrivo al campo base nei prossimi giorni, mentre il tentativo di salita dovrebbe essere effettuato tra ottobre e novembre quando, dopo il monsone, le condizioni della montagna dovrebbero essere più indicate per il tentativo.