Alpinismo

Toralles, Busom e Sanmartin effettuano la prima traversata dello Yerupaja, in Perù

Alta 6634 metri, la seconda vetta del Perù è definita anche The Butcher, “il macellaio”, per la sua estrema difficoltà. A causa anche dell’accesso complicato, lo Yerupaja è una delle cime meno scalate delle Ande

All’inizio di agosto Marc Toralles, Bru Busom e Ruben Sanmartin hanno aperto una via in stile alpino sullo Yerupaja (6634 m), la seconda cima del Perù. Una linea di 3000 metri che sale per la parete e la cresta Est: gli alpinisti spagnoli sono poi discesi per la cresta Sud, portandosi a casa la prima traversata di questa montagna. Hanno valutato questa via come 6c+, M6+ e 95°.

I tre hanno attaccato la parete Est, navigando a vista su una parete di calcare molto ripida e soggetta a crolli di roccia e ghiaccio. Hanno poi raggiunto l’esposta cresta Est, dove hanno dovuto combattere con gli insidiosi funghi di ghiaccio. Una volta in cresta, non era possibile tornare indietro in sicurezza. A quel punto che i tre hanno dovuto arrivare in vetta e scendere sull’altro versante. Per fare ciò hanno impiegato quattro giorni, con visibilità molto bassa e cattive condizioni della neve. La discesa è stata ugualmente difficile, trattandosi di calate in corda doppia su un terreno molto complesso. I tre hanno anche raggiunto un’anticima non documentata, effettuando così una traversata senza precedenti.

Lo Yerupaja è il picco più alto della cordillera Huayhuash, e la sua cima è stata raggiunta per la prima volta nel 1950 da David Harrah e James Maxwell dell’Harvard Andean Expedition. Due anni prima c’era stato un altro tentativo, da parte di una squadra austriaca che ha scalato il versante Sud-Ovest senza riuscire a raggiungere la cima. Nel 1966 Leif Patterson e Jorge Peterek hanno realizzato la seconda salita per una via diretta sulla parete Ovest, che ha richiesto la scalata di ghiaccio ripido per 13 giorni. Lo Yerupaja viene anche chiamato The Butcher, ‘il macellaio’, a causa delle sue creste affilate e della sua estrema difficoltà. Complici anche l’accesso complicato e la tecnicità, è una delle cime meno scalate delle Ande.

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