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Al rifugio Maria e Franco, dove il Parco dell’Adamello è più selvaggio

Lunga escursione sul versante trentino dell’area protetta in un ambiente poco frequentato e ricco di vestigia della Grande Guerra

Il Parco regionale dell’Adamello in Lombardia è una importantissima area protetta che funge, tra l’altro, da corridoio ecologico tra il Trentino e la Svizzera grazie anche alla presenza di altri parchi confinanti. Questo gruppo montuoso nonostante i pesanti interventi antropici, rappresentati dai lavori idroelettrici iniziati agli inizi del secolo scorso e dagli impianti sciistici, conserva zone di wilderness di grande respiro ed importanza ecologica. Una di queste è l’area che circonda il Rifugio Maria e Franco a Passo Dernal a quota 2574 metri. Intitolata ai coniugi Lomini, che tanto ebbero a cuore le sorti dell’ex Rifugio Brescia costruito nel 1911 e in pessime condizioni dopo aver superato le due guerre mondiali, la struttura si trova in un’area dove l’overtourism non si sa cosa sia. E proprio per questo è un posto davvero affascinante, perfetto anche per ritrovare se stessi e il contatto con la natura non solo a parole.

L’itinerario

Partenza: Daone (TN), loc. Malga Bissina
Dislivello: + 784 m
Durata: 5.30 ore (a/r)
Difficoltà: E

Lasciata l’auto nell’ampio posteggio di Malga Bissina in Val Daone (prenotazione posto auto sul sito)  ci si mette in cammino seguendo il segnavia SAT 242 per il Lago di Campo, splendido specchio d’acqua che si raggiunge in meno di un’ora. Da qui comincia la parte più faticosa dell’itinerario che prevede una prima lunga salita al Passo di Campo a quota 2298 m da cui ci si affaccia in Lombardia sulla Valle d’Arno o Val Ghilarda, con sullo sfondo il Monte Re di Castello (2889 m), Cima Dernal (2825 m), Passo Dernal (2574 m), Cima orientale di Val Ghilarda (2773 m). Sul fondovalle si vedono chiaramente la Pozza d’Arno e l’ampio bacino artificiale del Lago d’ Arno (1817 m).
Il percorso continua a sinistra seguendo le indicazioni dei segnavia collegandosi al sentiero 601 (ex n° 1 – Alta Via dell’Adamello) che passa poco distante da alcune postazioni risalenti alla Grande Guerra, che possono essere visitate facendo una breve deviazione. Il sentiero scende fino a un passaggio un po’ più complesso aiutato però dalla presenza di catene, per poi proseguire sul fianco opposto della valle inerpicandosi verso Passo Dernal che si raggiunge, non senza fatica, fiancheggiando il lago omonimo. Solo quasi alla fine si comincia a intravedere il rifugio, posizionato all’epoca per ragioni militari un po’ sotto il passo Dernal in modo da non essere visibile all’allora confinante nemico (prima della Grande Guerra il Passo di Campo era sul confine tra Austria e Italia). Consigliabile pernottare presso l’accogliente struttura gestita  con perizia da Marco Lombardi (info e prenotazioni allo 0364 634372 – rifmariaefranco@gmail.com) anche per valutare il giorno seguente l’ascesa al Monte Re di Castello (2889 m).

Da vedere

Rientrando in Val Daone e da qui lungo la strada che percorre le Valli Giudicarie si passa per il comune diffuso di Pieve di Bono, caratterizzato da forti tradizioni religiose secolari. Qui molti sono gli edifici religiosi e civili che meritano una visita, dalla Chiesa di San Giacomo Maggiore a Castel Romano, alla Pieve di Santa Giustina, quest’ultima nella frazione Creto (info 0465 447501, info@campigliodolomiti.it)

Come arrivare

Provenendo da Brescia il parcheggio di Malga Bissina si raggiunge attraverso la Strada Statale 237 del Caffaro deviando poi sulla Strada provinciale 27 della Val Daone.
Da Trento ci si immette sulla SS 45 bis e quindi sempre sulla SS 237 fino alla deviazione per Daone.

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