La leggenda di Santa Lucia
Giocattoli, dolci, mandarini o luccicanti decorazioni per l’albero. Questa notte, Santa Lucia è passata col suo asinello nelle case di migliaia di bambini, per lasciare i tanto sospirati doni natalizi che, dalla bergamasca alle venezie, sono portati da questa "santa della luce" e non dal tradizionale Babbo Natale.
La leggenda di Santa Lucia vive da secoli tra le Alpi Orientali. Durante la notte più lunga dell’anno, la Santa torna sulla Terra su di un carretto carico di doni, da lasciare a tutti i bimbi che si coricano speranzosi di risvegliarsi davanti ad una splendida sorpresa.
E’ un lungo viaggio, quello di Santa Lucia, che rende felici migliaia di piccoli ma che richiede alla cara vecchina molte energie per riuscire a completare il "giro" dei regali. Prima di andare a letto, cari bambini, è quindi buona norma lasciare sul balcone o sulla finestra qualche biscotto per Santa Lucia un po’ fieno e latte per l’asinello che traina il carretto.
Poi, però, subito a nanna e guai a svegliarsi. E’ proibito infatti, vedere la Santa: se sorpresa durante il suo viaggio, potrebbe gettare la cenere negli occhi di chi l’ha vista. Per questo, forse, si dice che il suo arrivo sia preannunciato dal suono di campanelle lontane.
Una leggenda, questa, che probabilmente nasce dalla vera storia di Santa Lucia, di origine siciliana ma le cui spoglie sono conservate a Venezia. Lucia subì il martirio sotto Diocleziano e prima di morire venne accecata. Oggi, infatti, è ricordata come la santa della luce.