Dopo la tregua tra India e Pakistan, le prime spedizioni sono già in Karakorum
Le tensioni di inizio maggio tra Islamabad e Delhi avevano convinto molti alpinisti a rinunciare. Dopo l’annuncio del cessate il fuoco alcune piccole squadre di alpinisti hanno raggiunto il Karakorum. Incerto il destino delle spedizioni commerciali su K2 e Broad Peak
Le ostilità militari tra India e Pakistan riaccese all’inizio di maggio avevano costretto molte spedizioni dirette in Karakorum a rimandare la partenza. Dopo l’annuncio della tregua tra le due nazioni, diverse cordate indipendenti hanno già raggiunto il Pakistan per dedicarsi ai propri obiettivi. Inoltre, anche le spedizioni commerciali al K2 e al Broad Peak sembrano essere ripartite, con nuovi accordi con le autorità locali sui prezzi dei permessi di scalata. Si parla adesso di 3500 dollari per scalare il K2, e 2500 per tutti gli altri 8000 pakistani. Quante delle spedizioni commerciali saranno confermate, però, al momento non è dato sapere.
La prima spedizione a raggiungere Islamabad è stata quella americana all’Ultar Shar, cima di 7388 metri nella catena del Batura Muztagh. Ethan Berman, Maarten van Haeren e Sebastian Pelletti si sono imbarcati sul primo volo disponibile: “È inutile dire che siamo al settimo cielo per essere riusciti ad arrivare nella Hunza Valley e per aver rivisto i nostri amici pakistani dopo una settimana a rimbalzare tra gli aeroporti e l’incertezza… Questo conflitto evidenzia il privilegio di poter passare due mesi tra queste incredibili montagne con i nostri compagni” ha scritto Pelletti.
C’è poi la squadra dell’alpinista francese da Piolet d’Or Helias Millerioux che sta piazzando il suo campo base sul ghiacciaio Momhil, nell’area di Shimshil. Gli alpinisti non hanno ancora rivelato il loro obiettivo, ma Millerieux non è nuovo a questa zona. L’anno scorso ha infatti tentato con Yannick Graziani una nuova via alla cresta Sud Est del Trivor Peak, nella vicina catena del Batura.
Anche Mathieu Maynadier si trova in Pakistan, per tentare l’apertura di una nuova linea sullo Spantik, tramite il ghiacciaio Chogho Lungma. In squadra con lui l’alpinista locale Mueez Ud Din. “A un certo punto, la spedizione era sul punto di essere annullata per le tensioni tra India e Pakistan. Il che ha portato molte squadre a rinunciare, ma contro ogni aspettativa, siamo qui”, ha scritto Ud Din sui social. I due hanno già piazzato il campo base ai piedi dello Spantik: “Siamo stati i primi a passare di qui in questa stagione. La via non è sempre stata facile, abbiamo dovuto fare lo slalom tra molti crepacci, ma tutta la squadra e i portatori sono arrivati in sicurezza” ha aggiunto Maynadier.
Anche Denis Urubko è in Pakistan per scalare sulla parete Diamir del Nanga Parbat con la moglie Maria “Pipi” Cardell. Anche in questo caso si tratta di una spedizione leggerissima che, tra l’altro, potrebbe trovarsi sulla montagna in perfetta solitudine. Come una volta.