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Piramide, salvataggio in alta quota

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KATHMANDU, Nepal — E’ stata un’altra giornata movimentata quella di ieri alla Piramide dell’Everest. Dopo il vento, che nei giorni scorsi ha danneggiato le strutture, gli uomini del Comitato Ev-K²-Cnr hanno salvato un operaio nepalese colto da edema polmonare.

Il carpentiere stava lavorando a 5000 metri d’altezza, quando all’improvviso si è accasciato per il malore.
 
"Lo abbiamo subito assistito – racconta Cristina Piolini, la responsabile Piramide del Comitato – ma per salvargli la vita era necessario farlo scendere di quota".
 
Così grazie anche all’intervento di Giampietro Verza, guida alpina di provata esperienza, e di due portatori, il ragazzo è stato portato a Periche.
 
"L’ha vista davvero brutta – prosegue la Piolini – abbiamo vegliato su di lui per tutta la notte, erogando di tanto in tanto l’ossigeno necessario".
 
In mattinata il ragazzo è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. Mentre la squadra dei soccorritori è rientrata in Piramide.
 

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