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Addio balilla partigiano, è morto Emanuele Cassarà

9 dicembre 2005 – Si è spento ieri all’età di 76 anni Emanuele Cassarà, giornalista, scrittore e alpinista, autore di alcuni dei libri più belli di sempre, dedicati alla montagna. 

 

Se n’è andato in silenzio. Mentre i colleghi decretavano l’ennesimo silenzio dell’informazione. Da tempo soffriva di una grave malattia. Torinese doc, Cassarà era un giornalista dall’intelligenza acuta e dalla polemica tagliente ma mai scontata. Celeberrima la sua rubrica di montagna apparsa sul quotidiano sportivo Tuttosport, che ha segnato una pagina storica del giornalismo italiano.

    

Figura poliedrica, per anni direttore del TrentoFilm Festival, Cassarà era un ottimo alpinista e grande appassionato di montagna. La sua era la concezione di un alpinismo vero, sanguigno e genuino, distante dalla retorica dei grandi miti e dall’immobilismo delle strutture burocratiche.

 

Cassarà ha vissuto la sua giovinezza con tutte le contraddizioni del tempo, ben descritte nel libro "Un balilla partigiano". Prima balilla e poi partigiano, appunto, era solito dire ai compagni reduci della lotta sulle montagne che la loro battaglia per la libertà era stata, se oggi, alla vigilia dellle Olimpiadi invernali nella sua città, il messaggio di pace e lealtà di Olimpia era giunto fino a noi.  

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