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Sci. Da oggi via alla certificazione per piste e materiali

9 dicembre 2005 – Trentamila incidenti l’anno sulle piste da sci italiane. Una cifra impressionante, resa nota dall’Istituto superiore di sanità, secondo cui oltre la metà degli infortuni richiederebbero l’intervento di personale di soccorso e sanitario. Per contenere il fenomeno l’Uni (l’ente nazionale di unificazione) che si occupa anche di sicurezza sugli sci ha messo a punto nuove regole relative alla segnaletica sulle piste e ai materiali (vedi casco obbligatorio per gli under 14).

 

Per avere la certificazione Uni (o Iso) e l’ambita etichetta che garantisce la qualità, i caschi protettivi, ad esempio, vengono sottoposti a test severissimi (assorbimento dell’urto, resistenza alla penetrazione, antisfilamento, antistrangolamento). Lo stesso vale per i bastoncini da sci, che devono garantire la resistenza e la deformazione in caso di urto o cadute, devono possedere un’impugnatura ergonomica per prevenire traumi alle mani, e devono avere un puntale che faccia presa sul ghiaccio ma che, al contempo, non procuri ferite in caso di impatto con il corpo.

 

Severi anche i requisti per gli occhialoni (che devono avere sistema di ventilazione antiappannamento e filtri solari adeguati) gli scarponi, gli snowboard, le protezioni paraschiena, le giacche a vento e i piumini (isolamento termico, traspirabilità e impermeabilità).

 

Novità anche sulle piste. I nuovi cartelli segnaletici, che faranno la loro comparsa a partire da questo weekend, avranno forma, dimensioni, colori e segni grafici uniformi per rendere più facile l’apprendimento, la memorizzazione e la decodifica delle varie informazioni.

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