Tutti i castelli di Nosferatu dal 1922 al 2024

In occasione dell’uscita al cinema di Nosferatu (2024), remake del capolavoro del cinema muto di F.W. Murnau (Nosferatu-Eine Symphonie des Grauens, 1922), ripercorriamo le diverse location usate per rappresentare la dimora del famoso “non-morto”

Quando nel 1923 la moglie ed erede di Bram Stoker, Florence Balcombe intentò una causa legale contro i produttori di Nosferatu (1922), il motivo era molto chiaro: si trattava di un adattamento cinematografico non autorizzato del già fortunato romanzo Dracula (1897). Balcombe vinse la causa e la compagnia di produzione tedesca Prana Film fu obbligata a distruggere tutte le copie del film per violazione del copyright: ma per fortuna alcune si salvarono.

Quel primo Nosferatu cinematografico diretto dal tedesco F.W. Murnau differiva però da Stoker sotto almeno tre notevoli aspetti: quello dei nomi, della caratterizzazione del personaggio del vampiro (ma questa è un’altra storia) e quello delle ambientazioni. Mentre infatti il romanzo epistolare di Stoker era ambientato tra la Transilvania (Romania) e Londra, quello di Muranu vedeva come sua ambientazione primaria la cittadina di Wisburg, in Germania, dimora in cui il Conte Orlok vuole trasferirsi (non prima di avere invitato lo sventurato protagonista, Hutter, nella sua dimora in Transilvania).
Da questi primi cambiamenti nella versione di Muranu deriva la fortuna cinematografica dei gotici e tetri castelli di Nosferatu: quello appunto di Murnau, quello successivo di Nosferatu, il principe della notte (1979) diretto da Werner Herzog e l’ultimo del 2024 di Robert Eggers.

Nosferatu – Eine Symphonie des Grauens, 1922: Castello di Orava

La prima versione e capolavoro del cinema muto Nosferatu – Eine Symphonie des Grauens (1922) di F.W. Murnau fu girato principalmente tra la Germania e la Slovacchia, utilizzando location che enfatizzassero l’atmosfera gotica della narrazione. La dimora di Orlok/Nosferatu è qui il suggestivo Castello di Orava, situato in Slovacchia, costruito all’epoca del Regno di Ungheria nel XIII secolo.

Nosferatu: Phantom der Nacht (1979):Castello di Braunfels
Quasi sessant’anni dopo, Werner Herzog omaggiò il capolavoro espressionista con il suo Nosferatu: Phantom der Nacht (1979) e riutilizzò alcune delle location del film del 1922. Anche in questa versione infatti è la città di Wismar ad essere lo sfondo principale della vicenda. Tuttavia, scelse di diversificare il castello del Conte Dracula (che nel frattempo poteva chiamarsi così perché erano scaduti i diritti di Stoker), optando per il Castello di Braunfels, in Germania. Menzionato per la prima volta in un documento del 1246 come castellum brunenvelz, nel XIX secolo fu ampiamente ristrutturato in stile neogotico ed è oggi un esempio eccezionale dell’architettura romantica.

Nosferatu (2024): Castello dei Corvino e Castello di Pernštejn

Con l’ultima versione di Nosferatu (2024) ad opera di Robert Eggers cisi allontana dai precedenti film per quanto riguarda le location, preferendo nuovi luoghi in Repubblica Ceca e Romania. I Barrandov Studios di Praga hanno svolto un ruolo centrale, con oltre 60 scenografie costruite per rappresentare Wisborg, la città immaginaria. Per le riprese del castello del Conte Orlok, Eggers ha invece usato due castelli tra Romania e Repubblica Ceca.

Eggers ha affermato: «Volevamo girare la Transilvania in Transilvania, ma alla fine non era economicamente fattibile. Abbiamo realizzato alcune riprese per gli sfondi. La maggior parte della Transilvania nel film è la Repubblica Ceca, ma i paesaggi più epici sono realmente in Transilvania, compreso il castello».
Il Castello dei Corvino, situato in Transilvania, è stato quindi usato per rappresentare gli esterni, mentre alcuni interni (la scena nel cortile) sono quelli del Castello di Pernštejn (Repubblica Ceca) e del complesso barocco dell’Invalidovna a Praga.

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