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Cina, altre due stragi nelle miniere

3 dicembre 2005 –  Altre due drammatiche vicende nelle miniere della Cina. Sedici minatori sono morti in seguito ad un’esplosione di grisù nella miniera di carbone in cui stavano lavorando, nel sudovest della Cina. Mentre 42 sono intrappolati in un’altra miniera, nella Cina centrale, sommersa da una inondazione. Lo scrive oggi l’agenzia Nuova Cina.

  

Tutto questo, mentre è cresce il bilancio delle vittime dell’ultima strage di minatori. Sono 169 le vittime accertate dell’esplosione avvenuta in una miniera di Dongfeng nella Cina nordorientale il 27 novembre scorso.

 

La miniera in cui è avvenuta l’esplosione di oggi è quella di Zhonghe, nella provincia di Guizhou. Dei 31 uomini che si trovavano al lavoro, almeno sedici sono morti. Mentre quindici sono riusciti a salvarsi, afferma l’agenzia cinese.

 

La miniera travolta dall’inondazione si trova invece nella provincia di Henan.  Venerdì sera la galleria è stata sepolta da una colata di fango, per cause che non vengono rese note. Su 76 minatori al lavoro in quel momento, 34 sono riusciti a sottrarsi, mentre 42 sono intrappolati nel sottosuolo, e al momento risultano dispersi.

 

La Cina è il paese al mondo dove avvengono più incidenti nelle miniere, spesso in funzione nonostante un impressionante stato di degrado e assenza di sicurezza. Secondo le fonti ufficiali i morti sono 6.000 l’anno, mentre statistiche indipendenti parlano addirittura di 20mila.

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