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Turismo, cala la voglia di montagna

24 novembre 2005 – Cortina, Courmayeur, Madonna di Campiglio. La perla delle Dolomiti, la perla delle Alpi e vip a volontà. Ma la montagna è ancora di moda? Ecco i dati, sconfortanti, di Unioncamere.

Gli italiani che scelgono la montagna come vacanza principale sembrano essere diminuiti negli ultimi tre anni. Sono l’11,9 percento in meno, per l’esattezza. Poco è cambiato però ai commercianti di montagna. Vacanzieri diminuiti ma più spendaccioni, dicono i risultati di Unioncamere: dai 3,7 miliardi di euro del 2003 ai 3,9 del 2004, con una spesa media per la vacanza in montagna che nel secondo semestre del 2004 raggiunge gli 888,30 euro.

Sono il Trentino Alto Adige e la Lombardia, ma anche Piemonte e Veneto, le mete preferite dagli italiani per la vacanza montana, mentre i pochi che scelgono l’estero preferiscono l’Austria, la Francia e la Svizzera.

L’alloggio scelto dagli italiani per la vacanza montana è prevalentemente l’hotel a tre stelle, oppure gratuitamente ospite da parenti e amici o in casa di proprietà. Seguono le vacanze svolte in appartamento in affitto e in hotel a quattro stelle.

L’offerta specializzata del prodotto montano conta in Italia 193 centri sciistici e alpinistici e 6,6 milioni di chilometri di piste da sci nei 2.296 impianti. Si concentra nel nord Italia, sebbene nel Mezzogiorno stiano aumentando le imprese, soprattutto in Calabria, Molise e Sicilia.

Si attende l’effetto legato alle Olimpiadi invernali di Torino 2006: se l’83,5 per cento dei tour operator prospetta una sostanziale stabilità rispetto alla stagione precedente, il 13,4 prevede una crescita di richieste.

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