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Karakorum e nord dell’Ortles, stagione d’oro per Ivo Ferrari

20 novembre 2005 E’ stato un’annata che non scorderà facilmente, l’alpinista trevigliese Ivo Ferrari. Dopo aver conquistato due vette inviolate del Karakorum, domenica scorsa ha salito la nord dell’Ortles insieme ad un altro fuoriclasse, il trentino Renzo Corona.

 

La nord dell’Ortles è fra le pareti più difficili delle Alpi. Oltre 1400 metri di ghiaccio e roccia saliti per la prima volta nel 1931 da Hans Hertl e Toni Schmid. Domenica il trio delle meraviglie composto da Corona, Ferrari e il lecchese Fabio Valseschini ha impiegato poco più di 5 ore per ripercorrere le tracce dei pionieri.

 

Per una volta l’alpinista solitario di Treviglio (provincia di Bergamo), che vanta un curriculum di tutto rispetto, ha avuto una bella compagnia.

 

Uno strappo alla regola che era già accaduto quest’estate in Pakistan. Dove insieme a Corona aveva messo a segno due salite spettacolari su altrettante cime del Karakorum, fra cui il Daryio Shar (vetta da 6350 metri). Mentre lo scorso 24 settembre, per celebrare il compianto Lorenzo Massarotto, si era unito a Valseschini per la ripetizione di Corvo Nero, la via con un tratto 7+ tracciata da Massarotto nel 1990 sullo spigolo destro della Torre del Gir (Moiazza).   

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