Monitoraggio climatico: Ev-K2-Cnr cala il “settebello”
19 ottobre 2005 – E sette. Sono ben sette le stazioni meteo-climatiche realizzate in alta quota dal progetto Ev-K²-CNR negli ultimi cinque anni. Se venissero poste l’una sopra l’altra raggiungerebbero la cifra record di 27500 metri d’altezza, quasi in paradiso. Stando invece con i piedi per terra, la loro altitudine media si aggira intorno ai 4000 metri, fra le vette del Nepal e del Pakistan.
Il Comitato Ev-K²-CNR sembra avere i numeri giusti per essere ritenuto una delle organizzazioni più attive e competenti nel campo del monitoraggio climatico ad alta quota.
La serie di stazioni meteo-climatiche targate Ev-K²-CNR è stata recentemente arricchita da una nuova installazione ad Askole, in Karakorum, sul percorso verso il K2.
Il nuovo anello della catena va ad integrare il ramo pakistano, inaugurato con la stazione di Urdukas, installata nel 2004 sul ghiacciaio del Baltoro. Una rete che sta crescendo sull’esempio di quanto già realizzato in Nepal, nella valle del Khumbu, dove sono presenti già 5 stazioni.
Un’azione che avvicina sempre di più alla realtà il sogno del Prof. Ardito Desio: uno studio che abbracci le due principali catene montuose della Terra: l’Himalaya e il Karakorum.
Tutte le stazioni soddisfano ai requisiti base del World Meteorological Organisation, e misurano i sette parametri meteo-climatici standard: temperatura, umidità, pressione, radiazione solare, precipitazioni, direzione e intensità vento. La tecnologia utilizzata per le reti è prevalentemente italiana.
Il team che segue le stazioni – Pyramid Meteo Group – vanta un’expertise che va da aspetti puramente scientifico-climatologici a tecnico-logistici. Tra i componenti, figure di spicco come Gianni Tartari (CNR-IRSA), Giampietro Verza (Ev-K²-CNR), Elisa Vuillermoz (Ev-K²-CNR), Laura Bertolani (Centro Epson Meteo), Massimo Bollasina (University of Maryland). Da sottolineare il prezioso supporto tecnico-scientifico fornito dall’azienda produttrice – LSI-Lastem, presupposto per la corretta messa a punto delle stazioni in condizioni difficili come in queste aree remote.
L’attività di Ev-K²-CNR nel campo del monitoraggio climatico non si limita però alle stazioni asiatiche. Si estende anche al supporto di installazioni particolari, come quella della speciale stazione su ghiaccio montata il mese scorso sul Ghiacciaio dei Forni, in collaborazione con l’Università di Milano (scarica il video).
Doveroso il riconoscimento del prezioso contributo dei collaboratori locali – tecnici, guide e portatori – che hanno reso possibile il successo dell’ultima missione. Dipeso in larga parte dal trasporto sicuro di delicati sensori, pesanti batterie (40 Kg) e ingombranti pali (5 metri di lunghezza), su terreni spesso innevati e su distanze coperte in diversi giorni di cammino.
Giampietro Verza