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Ev-K2-Cnr e Cesvi si mobilitano per l’emergenza

10 ottobre 2005 – Oltre 20mila le vittime accertate, 42mila i feriti. E un bilancio che, secondo l’Unicef, potrebbe salire fino a 40mila morti. Sono queste le prime cifre ufficiali del terribile terremoto che sabato scorso ha colpito una vasta area tra Pakistan, India e Afghanistan con epicentro nella regione del Kashmir. E subito la cooperazione internazionale si è messa in moto per portare soccorso alle popolazioni colpite.

 

Il progetto Karakorum Trust, iniziativa italiana promossa dal Comitato Ev-K²-CNR e dal Cesvi  in collaborazione con la Cooperazione Italiana per la promozione dello sviluppo economico-sociale della regione del Baltistan in Pakistan, ha deciso di attivarsi immediatamente per fronteggiare l’emergenza. 

 

Karakorum Trust vanta un’ottima conoscenza del territorio e una diffusa rete locale di contatti, tra cui l’ong pakistana MGPO (Mountain and Glacier Protection Organization) e il Rural Support Programmes Network che opera in 73 distretti del Paese ed è presente nelle zone colpite dal sisma.

 

La rodata partnership – formata da diversi soggetti pubblici e privati operanti nelle Northern Areas del Pakistan che già in passato hanno unito le loro forze per realizzare progetti concreti di sviluppo – si è già messa mossa. E ha mobilitato tutti i contatti per un’azione immediata volta a raggiungere aree del Paese ancora inaccessibili.

 

Ma per far fronte a una simile catastrofe servono anche fondi e generi di prima necessità, quali acqua, cibo, tende e rifugi temporanei, kit igienico-sanitari.

 

Le donazioni possone essere effettuate attraverso il sito www.cesvi.org, al numero verde 800.036.036 o tramite c/c postale 882233 intestato a Cesvi Emergenza (causale “Terremotati Pakistan

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