Spedizione Felicità: quando una coppia molla tutto
Dall’Alaska al Messico a bordo di un vecchio scuolabus alla ricerca di risposte personali. E tutt’intorno scorrono paesaggi magnifici
Berlino, 2017. Selima Taibi e Felix Starck sono una giovane coppia dalla vita apparentemente perfetta: hanno un bel loft in città con tutti gli agi di cui si può disporre, un dolcissimo cane di nome Rudi, tanti amici… e si amano follemente. Si sono conosciuti mentre Felix faceva un lungo viaggio in bici in solitaria, e da quel momento non si sono più separati.
Tutto questo agio, tuttavia, comincia a destabilizzarli quando si rendono conto di non essere davvero felici. La quotidianità della loro routine ha cominciato a stargli stretta, e così decidono di mollare tutto, lasciare il loro appartamento e investire sulla camperizzazione di un vecchio scuolabus americano. Sarà l’inizio di un lunghissimo viaggio attraverso le Americhe che hanno intitolato, come reca la scritta sullo scuolabus, “Spedizione Felicità”.
Realizzato da Felix e Selima a partire dal materiale video che hanno prodotto durante la loro avventura, Spedizione Felicità (2017) riflette a cuor leggero su cosa voglia dire essere felici. È il luogo, sono le persone, oppure le consapevolezze che ci rendono felici?
Più vlog che documentario, Spedizione Felicità è un film personalistico, dove Selima e Felix (ma non dimentichiamo il cane Rudi, vera star del film) spesso filmano loro stessi – più che i paesaggi – per raccontare non tanto il viaggio in sé ma come loro si sentano durante tutto il percorso. Anche se c’è un immagine al limite del citazionismo (loro due seduti davanti allo scuolabus) non aspettatevi Into the Wild: la loro riflessione sui limiti che la società impone sui nostri desideri è alquanto limitata.
Nonostante i limiti della sua riflessione, Spedizione Felicità ha di forte la “trama” e il modo con cui viene raccontata: i lati positivi del viaggio e i momenti felici sono tanti, ma la cosa interessante – e più avvincente – è vedere come la coppia superi diversi momenti di difficoltà. A partire dai diversi problemi che hanno al confine con i visti, proseguendo con i vari malfunzionamenti dello scuolabus (perdite d’acqua, freni che si surriscaldano, oggetti che cadono continuamente), passando per incontri spiacevoli con militari e narcos messicani (sì, sul serio!) e i problemi di salute di Rudi, Spedizione Felicità ha di davvero buono il fatto che sappia raccontarsi anche nel negativo.
Felix e Selima di per sé, come narratori, non sono il massimo dell’eloquenza, ma nonostante ciò Spedizione Felicità affascina per il suo carattere, per il suo spirito positivo a fronte degli inconvenienti. Alla fine, più che far riflettere Felix e Selima, fa riflettere noi su quanto davvero costi essere felici e/o mollare tutto per poi rischiare di pentirsene.
La possibilità di lasciare casa, camperizzare un mezzo, stare via per quasi un anno decidendo giorno per giorno dove andare, all’avventura… è davvero alla portata (delle tasche) di tutti? Su questo, la coppia sorvola. Ma a tale proposito, il finale sarà ben chiaro sulla risposta data.
Il viaggio di Felix e Selima
“Pura natura, nessun segno di civiltà, nessun turista. Solo gli orsi, le alci e te”
Partendo dal North Carolina, dove passano qualche mese per ristrutturare lo scuolabus, i due si dirigono subito verso il Canada, decidendo giorno per giorno dove andare, in totale libertà (nei limiti dei visti…).
Tra le tappe del loro viaggio vi sono:
Lac des Mille Lacs (Ontario), dove incontrano due anziani che fanno pesca su ghiaccio; il Banff National Park (Alberta) e le Rocky Mountains; Fairbanks, Alaska – il loro sogno da bambini.
Da lì proseguono sempre verso sud. È l’inizio, per loro, del viaggio vero e proprio: il Denali National Park e la Penisola di Kenai, sempre in Alaska; Vancouver, dove si fermano un po’ per la salute di Rudi; la Pacific Highway, il Parco nazionale di Redwood, con le sue sequoie centenarie; sosta a Los Angeles, poi verso la Death Valley (dove il povero Rudi viene messo duramente alla prova dal caldo), Antelope Canyon e Grand Canyon.
Da lì entrano in Messico: Jiménez, dove vengono accerchiati dai militari; Chihuahua e la splendida Torreón, San Luis Potosi, San Miguel De Allende, Teotihuacan, dove visitano le piramidi precolombiane, Campeche nel “Dia de los muertos” e Tulum.
Spedizione Felicità è disponibile per lo streaming su Netflix