Alpinismo

Sergei Nilov travolto da una valanga sul Gasherbrum IV. Quasi nulle le speranze di ritrovarlo in vita

Il fortissimo scalatore russo intendeva, con quattro compagni, recuperare il corpo di Dmitry Golovchenko. Il bilancio provvisorio parla di altri due dispersi, mentre Alexy Bautin e Evgenii Iablokov sono stati recuperati e ricoverati a Skardu

Ufficialmente disperso, molto più realisticamente morto. Sergei Nilov si trovava con quattro compagni sul Gasherbrum IV per cercare di recuperare il corpo di Dmitry Golovchenko Dmitry Golovchenko cade sul Gasherbrum IV, morto lo scorso anno mentre proprio con Nilov cercava di scalare l’inviolata cresta sud-Est della montagna.

Dalle prime informazioni pare che i cinque siano stati travolti da una valanga causata dal crollo di un seracco. Gli elicotteri dell’esercito pakistano hanno potuto recuperare Alexy Bautin e Evgenii Iablokov, e trasportarli in ospedale a Skardu. I due sopravvissuti hanno riferito che Mikhail e Sergei Mironov, erano ancora vivi, benché seriamente feriti. I due, che si trovano a una quota di 6400 metri, ma non sono stati individuati dagli elicotteri. Per loro, purtroppo, le speranze si affievoliscono con il passare delle ore. Nessuna notizia invece riguardo a Nilov, che però secondo le prime dichiarazioni dei sopravvissuti sarebbe scomparso nella valanga.

Nilov e Golovchenko nel 2012 e nel 2016 avevano ricevuto il Piolet d’Or, per aver aperto nuove vie sulla Muztagh Tower (7.273 m), nel Karakorum, e sullo Thalay Sagar (6.904 m) nell’Himalaya indiano. Indimenticabile anche la loro salita sulla parete Est dello Jannu (7.710 m) nel 2019.

Il comunicato di Affare Haidri, Segretario del Club Alpino del Pakistan

Un team di cinque scalatori russi, Sergei Nilov, Michail Mironov, Alexy Bautin, Sergei Mironov ed Evgeni Lablokov, si è messo in missione su Gasherbrum IV, spinto da un impegno solenne a recuperare il corpo del loro compagno scalatore, Dmitrij Golovchenko, scomparso sulla stessa montagna nel 2023. La loro spedizione, segnata da determinazione e cameratismo, doveva portare fine a una tragica perdita.

Purtroppo, la spedizione ha incontrato un disastro devastante. Mentre la squadra saliva sulla montagna, una formazione di ghiaccio, forse un seracco, crollò scatenando un evento catastrofico. La natura spietata di Gasherbrum IV, nota per il suo terreno pericoloso, ha trasformato la loro nobile missione in una lotta per la sopravvivenza.

Al momento Sergei Nilov è scomparso, senza informazioni disponibili sul suo stato. L’incertezza che circonda il suo destino ha aggiunto un profondo strato di angoscia per tutti gli interessati. La possibilità che possa essere ancora vivo è in bilico, intensificando l’ansia dei suoi compagni di squadra e di coloro in attesa di notizie.

Aggiungendo alla tragedia, due degli scalatori hanno riportato gravi ferite nell’incidente. Le loro condizioni sono critiche, e ci sono poche speranze che sopravvivano oltre il giorno successivo, gettando un’ulteriore ombra sulla già triste situazione.

In una rapida risposta a questa crisi, l’esercito pakistano ha iniziato un’operazione di salvataggio, evacuando con successo due scalatori a Skardu per cure mediche. Tuttavia, la missione è tutt’altro che finita. Oggi, gli elicotteri dell’esercito lanceranno un altro tentativo di salvataggio per localizzare i tre scalatori dispersi, tra cui Sergei Nilov.

La situazione su Gasherbrum IV rimane tragica, con le prospettive per i restanti membri del team crescono sempre più cupe. Questa tragedia sottolinea i duri e imprevedibili pericoli dell’alpinismo ad alta quota, dove anche le spedizioni meglio preparate possono affrontare sfide pericolose per la vita.

Il nostro pensiero va agli scalatori, alle loro famiglie e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo straziante evento.

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