
Itinerari accessibili a tutti
La zona di Cima Bocche, nei Lagorai, non è certo tra le più frequentate del Trentino, nel territorio del Primiero. Chi si reca in vacanza tra Paneveggio, Passo Valles e Passo Rolle tende a muoversi lungo i numerosi sentieri delle famose Pale di San Martino. Un altro modo per ammirare le Pale, però, è sicuramente quello di incamminarsi lungo i versanti limitrofi dei Lagorai, veri e propri balconi panoramici, che consentono di avere una visione d’insieme di guglie e pinnacoli. Tra l’altro, i Lagorai sono sicuramente meno frequentati, rispetto alle Pale, e consentono escursioni più tranquille e solitarie.
L’itinerario: da Malga Vallazza a Malga Juribrutto
Partenza e arrivo: località Malga Vallazza (1935 m), presso Passo Valles
Dislivello: 500 m
Durata: 4 ore
Difficoltà: E
Periodo: da giugno a ottobre
Ci si mette in cammino da Malga Vallazza (da Paneveggio ci si dirige verso il Passo Valles, fermandosi alcuni tornanti prima di raggiungerlo) lungo il sentiero n. 631. Si attraversa il Rio Vallazza, per poi proseguire per zone di pascolo e, poco dopo, nel fitto bosco di abete e pino cembro, lungo mulattiera lastricata che sale piuttosto ripida. Al termine della erta salita, si cammina in spazi aperti e in falsopiano, ormai fuori dal bosco. Ci si trova ora nella Riserva Integrale Lusia – Juribrutto, con biotopi umidi molto interessanti. Si continua ancora, attraversando rigagnoli e zone acquitrinose e, sempre sulla mulattiera, si prosegue sino ad una zona cosparsa di rododendri per poi proseguire, sempre seguendo i segnavia (attenzione in caso di nebbia). Si procede sino ad un bivio, con alcuni cartelli. Il sentiero n. 631 sfiora alcuni piccoli laghetti, nei pressi dei quali sono visibili i resti di trincee della Grande Guerra. La linea del fronte, infatti, si distendeva proprio tra questi crinali, tra Lagorai e il Passo Rolle. Bella la vista sulle Pale, in particolare sul Monte Mulaz.
Si cammina ancora in falsopiano fino al Lago Juribrutto (2206 m; 2 ore dalla Vallazza), con le Pale di San Martino come sfondo. Si costeggia il Rio Juribrutto, per scendere verso sinistra, lungo una valletta, delimitata da boschi, sino alla radura della Malga Juribrutto (1912 m), decisamente un bel luogo a dispetto del nome. Sembra che il toponimo così poco accattivante derivi dalla qualità non elevata della terra di pascolo, in contrapposizione con l’appellativo di Juribello, destinato all’omonima malga, favorita da pascoli più sfruttabili. Per concludere l’anello e tornare al punto di partenza si prende il n. 623 che, in falsopiano e con tratti di modesta salita nel bosco porta alla Vallazza. Molto interessanti gli scorci panoramici sulla Val Venegia e sugli strati geologici sovrastanti le dorsali rocciose discendenti da Passo Valles.
Le attrazioni lungo il sentiero e nelle immediate vicinanze
Notevole il contrasto tra gli abeti della foresta di Paneveggio che caratterizzano l’estetica della valle e i boschi di pino cembro, presenti soprattutto nei dintorni di Malga Vallazza. Il pianoro alle falde di Cima Bocche è impreziosito dalla presenza di piccoli specchi d’acqua e, soprattutto, dal Lago Juribrutto, un nome assolutamente poco appropriato, per un luogo paesaggisticamente molto bello. Interessante abbinare l’escursione ad una visita al vicino Centro Parco di Paneveggio (Parco Paneveggio – Pale di San Martino) e al limitrofo Passo Valles, punto panoramico anche sulla zona di Falcade, sull’Agordino e sul Civetta.
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