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Monte Bianco, gli ambientalisti verso il blocco del tunnel

28-07-2005 "Non escludo che la nostra manifestazione di oggi porti al blocco del traffico al tunnel del Monte Bianco". A parlare è Damiano Di Simine, responsabile Alpi di Legambiente che ha organizzato per questo pomeriggio la nuova tappa della "Carovana delle Alpi" nella zona del traforo.

La manifestazione prevede il raduno a Courmayeur alle 15 e l’inizio del corteo alle 16. Corteo che salirà lungo la statale francese che porta al tunnel.

Gli ambientalisti italo/francesi che si troveranno al cospetto del massiccio del Monte Bianco, protestano contro il numero spropositato di mezzi pesanti che continuano ad usare il tunnel come collegamento fra i due Paesi. Il loro scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni per un nuovo e più corretto sviluppo del trasporto merci su rotaia.

"La linea ferroviaria Torino-Milano ha tutto lo spazio e la capacità per sostenere il traffico" sostiene Di Simine, "stiamo parlando di affrontare il problema del traffico in chiave moderna".

Con un comunicato stampa, Cipra Italia e Cipra France (Comitati nazionali della Commissione internazionale per la protezione delle Alpi) sostengono l’iniziativa di Legambiente. Ed esprimono solidarietà alle popolazioni alpine che vivono i disagi del traffico pesante sui loro territori.

"Mentre i valichi ferroviari continuano ad essere ampiamente sottoutilizzati – si legge nel documento – e la congestione stradale è in continua crescita, dalle valli del Monte Bianco alla Valle di Susa, alla Maurienne, la capacità di sopportazione del territorio e delle popolazioni alpine ha superato i limiti. Non è più possibile convivere con situazioni di emergenza. Ed occorre pensare a soluzioni immediate senza perdersi in costosi megaprogetti".

"Il potenziamento delle infrastrutture esistenti ed un loro utilizzo efficiente, accompagnati da serie misure di politica dei trasporti, consentirebbero già da subito di diminuire il trasporto pesante sulle strade", conclude il comunicato.

Alla manifestazione di quest’oggi è prevista anche la partecipazione di alcuni rappresentanti della regione Val d’Aosta e della Valle Susa. "Finalmente le due vertenze si uniscono – dice ancora il responsabile di Legambiente – la cava in Val Susa verrà realizzata tra 20 anni, e non è possibile che il problema dei tir al Monte Bianco non venga risolto prima".

Fra gli argomenti sul piatto, anche la data di riapertura del traforo del Frejus. Diatriba che ha irritato non poco gli operatori turistici e commerciali di Chamonix. Legambiente si aspetta, anche da loro, una buona affluenza.

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