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Weekend “nero” sulle Alpi

19-07-2005 E’ tragico il bilancio dello scorso fine settimana sulle alpi. Due alpinisti morti in Val D’Aosta e altrettanti sulle Alpi vallesane, in Svizzera, hanno segnato in negativo le pur numerosissime escursioni di metà luglio.

 
Sul Monte Bianco, il Soccorso alpino, ha recuperato la salma di uno scalatore  italiano, che era stato visto precipitare in un crepaccio da alcune persone che hanno dato l’allarme. L’ alpinista si chiamava Roberto Venturi, di 62 anni, residente a Castiglion de Pepoli sull’ Appennino bolognese, era andato a prendere dell’ acqua ma è caduto in un crepaccio profondo circa 20 metri. Le operazioni di recupero della salma a 3800 metri d’altezza sono state particolarmente difficili. L’ incidente e’ avvenuto al bivacco base da dove si dipartono le varie vie per la salita ai ”piloni” del Monte Bianco.

 
Sul massiccio del Gran Combin, sempre in Val D’Aosta, è morto invece un tedesco di circa 30 anni che stava tentando di scalare il Dent D’ Herens. L’uomo ha fatto un volo di 200 metri sul ghiacciaio Tsa de Tsan.

 
Anche sul fronte svizzero si segnalano due incidenti mortali. Il primo è costato la vita a un bernese di 61 anni, morto in serata mentre scendeva dalla vetta del Bietschhorn (3994 metri). A quota 3100  l’uomo, sfinito, ha proposto al compagno di cordata di proseguire da solo. Arrivato a soli 200 metri dal rifugio del Club alpino svizzero, ha messo un piede in fallo ed è precipitato sulle rocce, morendo sul colpo.

  
Poco dopo, un secondo incidente fatale. Protagonista sfortunato un inglese di 24 anni. Il giovane è precipitato dalla parete ovest del Mont Collon (3637 metri). E’ stato il compagno di cordata ad avvertire i soccorsi solo qualche ora più tardi. Il medico giunto sul posto non ha potuto far altro che costatare il decesso dell’alpinista.

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