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A Folegandros, in Grecia, lungo i sentieri che non ti aspetti

L’isola delle Cicladi, in Grecia, è attraversata da una fitta rete di sentieri che raggiungono baie nascoste, ma anche fattorie e chiesette isolate sulle colline dell’entroterra

Policandro, meglio nota con il nome greco di Folegandros, è una piccola isola del Mar Egeo nell’arcipelago delle Cicladi. Lunga poco meno di 15 chilometri, raggiunge una elevazione massima di 445 metri e non offre solo un mare stupendo ma anche numerose possibilità di escursioni, attraverso la sua ricca “frigana”, una sorta di macchia mediterranea più arida, ma anche accompagnati piacevolmente in primavera dalle variopinte fioriture e dai profumi degli oli essenziali delle piante. 

La maggior parte dei sentieri partono da Chora (o Hora) il villaggio che fa anche da capitale amministrativa dell’isola e che si presenta come un caratteristico borgo del 1200 d.C. (Castro) con le tipiche case bianche, costruito sul bordo di una scogliera alta 200 metri.

Uno dei sentieri classici è la salita al Santuario di Panaghia (Panaghia in greco è un attributo di Maria ed ha il significato di Tutta Santa.) un ottimo modo per avere una visuale a 360° dell’isola. Particolarmente interessante la chiesa e le processioni tradizionali durante la Pasqua greca ortodossa che si festeggia la prima domenica seguente alla primissima luna piena durante l’equinozio di primavera. Per arrivare alla Chiesa si deve seguire la strada pedonale che parte dalla piazza di Punta a Chora e che in circa 20 minuti arriva facilmente al Santuario che si trova ad una quota di 300 m, superando un dislivello inferiore ai 100 m. 

L’anello delle baie

Partenza e arrivo: Chora (199 m)
Dislivello: 405 m
Tempo di percorrenza: circa 5,30 ore
Difficoltà: E

Altri sono però gli itinerari più interessanti per l’escursionista più smaliziato. Sempre partendo da Chora si seguono le indicazioni per Stavros e Agios Nikolaos lungo gli antichi sentieri che collegavano questa zona con la capitale dell’isola, raggiungendo così la splendida Baia di Angali (denominata anche Ormos Vathy) circondata dai terrazzamenti della caratteristica e povera agricoltura locale oltre che dagli arbusti della macchia mediterranea come l’Euforbia arborescente (Euphorbia dendroides) e la Ginestra greca (Genista acanthoclada). Si prosegue quindi per la spiaggia di Agios Nikolaos che, grazie all’ombra dei suoi alberi di Tamerici, merita una sosta. Si risale quindi verso Chora seguendo i percorsi verso Giorgl t’Aga e Agia Paraskevi rientrando così nel capoluogo al termine di un panoramico giro ad anello.

Da Chora a Katergo e Karavostásis

Partenza e arrivo: Chora (199 m)
Dislivello: 441 m
Tempo di percorrenza (se si effettua l’intero percorso a piedi): 7 ore a/r
Difficoltà: E

Per esplorare l’interno dell’isola altro percorso interessante è quello che seguendo stradine e sentieri spesso contenuti dai caratteristici muretti a secco porta da Chora alla spiaggia di Katergo, passando per Livadi. Il percorso è molto soleggiato e quindi meglio affrontarlo la mattina presto, casomai accordandosi con un trasporto in barca per rientrare al porto di Karavostasis e da qui a Chora a piedi o con il trasporto pubblico. Una valida alternativa e di ritornare dalla spiaggia di Katergo a Livadi e da qui seguire le indicazioni per Karavostásis. Il percorso non presenta particolari difficoltà dato che si svolge in buona parte su sentieri o strade bianche, fatta eccezione per la discesa alla spiaggia di Katergo che avviene lungo un ripido itinerario che corre a zigzag sulla scogliera che sovrasta la spiaggia non sempre chiaramente indicato. 

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