Alpinismo

Kami Rita, Sanu Sherpa, Kenton Cool. Sull’Everest tornano le guide dei record

Kami Rita Sherpa ha portato a quota 29 il suo record di ascensioni all’Everest. Lo stesso giorno, la guida inglese Kenton Cool ha portato a 18 il suo primato tra gli alpinisti stranieri. La stagione continua e anche quest’anno il Guinness dei Primati dovrà rilasciare nuovi certificati

Lo Sherpa dei record ha colpito ancora. Sabato 11 maggio, un comunicato di Seven Summit Treks, la più grande agenzia nepalese che organizza spedizioni commerciali, ha fatto sapere al mondo che Kami Rita Sherpa, 53 anni, era appena arrivato sugli 8848 metri della vetta dell’Everest alla testa di un gruppo organizzato insieme a 14 Peak Expeditions, e che comprende sette stranieri e altre dodici guide.

L’elenco dei clienti di SST comprende due statunitensi, un canadese, un britannico, due kazaki e Lucia Janikova, la prima donna della Slovacchia a raggiungere la sommità del “Big E”. Tra le guide, insieme a sette Sherpa, è interessante la presenza di sei uomini di etnia Bhote. Uno di loro, Dawa Phinjo Lama, è uno dei professionisti nepalesi ad aver ottenuto il diploma di guida alpina UIAGM/IFMGA.

Da notare che il rapporto tra guide e clienti, che nel 2023 è stato di 1,6 Sherpa ogni alpinista straniero per il primo gruppo di Seven Summit Treks a raggiungere la cima quest’anno è salito a 1,8:1. E’ facile pensare un futuro in cui le principali agenzie nepalesi (e forse anche quelle straniere) utilizzeranno due guide per ogni cliente pagante. Un dato che promette sicurezza, ma che fa autorizza a pensare che il livello tecnico dei clienti stia scendendo.

Insieme a Kami Rita e alla squadra di SST, sabato hanno raggiunto la cima uno Sherpa e un cliente nepalese della 8K Expeditions, e nove clienti e dieci Sherpa di Imagine Nepal, un’altra delle agenzie più importanti, con un rapporto guide/clienti ancora vicino a 1. Tra i clienti della seconda agenzia citata, ben sei sono cittadini della Repubblica Popolare Cinese, affiancati da un rumeno, un australiano e un inglese.

Qualche giorno fa, il titolo di primo cliente a raggiungere la cima dell’Everest nel 2024 è andato all’ucraino Valentyn Sypavin. A guidarlo sul “Tetto del mondo” è stato un altro personaggio celebre, Sanu Sherpa, il primo alpinista della storia a raggiungere per due volte tutti i 14 “ottomila”.

Tra le celebrità arrivate in vetta c’è anche la guida inglese Kenton Cool, che ha portato il suo record per i non-Sherpa a 18 ascensioni. Insieme a lui e ai clienti c’era Dorji Gyaljen Sherpa, arrivato a 22 ascensioni. Non risulta essere ancora arrivato sulla vetta Pasang Dawa Sherpa, che un anno fa aveva raggiunto Kami Rita a 27 ascensioni, per essere poi nuovamente lasciato indietro.

“Il team che ha sistemato le corde fisse ha completato il suo lavoro da qualche giorno, l’arrivo dei primi 35 alpinisti sull’Everest ha segnato l’inizio del “climbing rush”, la fase più intensa della stagione” ha scritto l’informatissimo blogger americano Alan Arnette. Secondo l’alpinista a stelle e strisce, sono in attesa del loro turno al Colle Sud i team delle agenzie Ascent Himalaya e International Mountain Guides, che dovrebbero puntare alla vetta il 14 o il 15 del mese.

Sul versante tibetano, dove un primo team di alpinisti cinesi ha raggiunto la vetta qualche giorno fa, hanno iniziato le rotazioni di acclimatazione le spedizioni di Alpenglow, Climbalaya e Furtenbach Adventures. Alcuni di questi team hanno annunciato che i tentativi di salire alla cima si svolgeranno tra un paio di settimane, intorno al 28 maggio.

Secondo Lukas Furtenbach, gli alpinisti che tenteranno la cima da nord saranno una cinquantina, molto meno del previsto dopo la riapertura del versante tibetano dell’Everest alle spedizioni. La decisione di Pechino e di Lhasa di non far entrare gli alpinisti stranieri in Tibet prima del 7 maggio, di cui abbiamo parlato più volte, ha spinto alcuni operatori e spostare all’ultimo momento guide e clienti sul versante nepalese.

Cosa accadrà nei prossimi giorni? Secondo Michael Fagin di Everest Weather “il tempo resterà bello almeno fino al 21 maggio, e non ci saranno tempeste o cicloni in formazione sul Golfo del Bengala nei prossimi giorni. Non vediamo nessun’area di bassa pressione in grado di trasformarsi in un ciclone”.

Il 12 maggio Everest ER, l’ambulatorio medico al campo-base sul ghiacciaio del Khumbu, che cura gratis i pazienti nepalesi e si fa pagare dagli alpinisti stranieri, ha comunicato di aver curato 507 pazienti, tra i quali 80 stranieri. Tra loro ci sono stati un caso di edema cerebrale, 8 di edema polmonare e molti casi di Acute Mountain Sickness, il mal di montagna non legato a problemi di salute più gravi. Molti anche i casi di gastrite, probabilmente causata dall’acqua inquinata.

 “Sono tornato al campo-base dopo la mia vetta numero 29, un saluto a tutti i miei amici, ai miei follower e alle loro famiglie!” ha scritto Kami Rita Sherpa sulla sua pagina Facebook. Nei prossimi giorni, dopo qualche giorno riposo al campo-base, le guide di Seven Summit Treks ripartiranno verso l’alto, per condurre in cima all’Everest dei nuovi clienti. La stagione di Kami Rita non è ancora terminata. Non c’è ventinove senza trenta.

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