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Lungo i sentieri della Bassa Engadina, tra canyon, laghi e castelli

Tutto il piacere della scoperta di scenari naturali poco noti del Cantone dei Grigioni, in Svizzera: a piedi o in bici dalle dolci sponde del Lai Nair agli adrenalinici orridi della Val d’Uina

La regione Engiadina Bassa/Val Müstair è una zona del Cantone dei Grigioni, in Svizzera, attraversata dal fiume Inn e racchiusa tra alte vette tra cui il Piz Linard (3411 m), nel Gruppo del Silvretta, massima elevazione della zona e le cime delle Alpi della Val Müstair (o di Sesvenna). La zona è nota per i suoi piccoli borghi caratterizzati da una particolare architettura e per le sue fontane presenti nei vari paesini da cui sgorgano acque minerali con caratteristiche e composizione le une diverse dalle altre, oltre che per le quasi infinite possibilità escursionistiche.

Dal Castello di Tarasp al Lai Nair

Per avere un primo assaggio della zona si può cominciare con qualcosa di semplice ma non meno affascinante. Il sentiero parte dal Castello di Tarasp, costruito da Ulrico I nell’XI secolo, oggi gestito da una Fondazione che tra l’altro calendarizza le possibilità di visita (info@schloss-tarasp.ch +41 81 557 17 66).

Dal laghetto omonimo nelle cui acque si specchia la fortezza si seguono le indicazioni per il Lai Nair (Lago Nero). Il sentiero sale rapidamente di quota divenendo man mano sempre più panoramico fino a raggiungere il Lago Nero sovrastato dalle cime Piz San Jon Dadora (3046 m), Mot San Jon (2443 m), Piz Lischana (3105 m), Piz Ajüz (2778 m). Da qui si può tornare sui propri passi o continuare il giro ad anello verso Avrona-Lai da Tarasp con una serie di su e giù sempre su mulattiere o facili sentieri.

Partenza: Lago di Tarasp (1404 m)
Arrivo: Lai Nair (1546  m)
Dislivello positivo: 142 m (per il lago); 168 m giro ad anello
Tempo di percorrenza: circa 1,15 ore a/r dal Lago Nero (giro ad anello 2,30 ore)
Difficoltà: facile

Le gole della Val d’Uina   

Più impegnativa l’escursione alle Gole della Val d’Uina percorse da un impervio sentiero chiamato «Il Quar». Lungo 600 metri, il tracciato si snoda ripido lungo la parete rocciosa alternando piccole gallerie a tratti scavati nella roccia a strapiombo sulla gola sottostante.

Per raggiungerlo si parte dal borgo di Sur En alla cui periferia parte il lungo itinerario che attraversa tutta la Val d’Uina per circa 7 km, fino a raggiungere l’unico punto di appoggio rappresentato dal ristorantino dell’alpeggio Uina Dadaint (1787 m), da cui si inizia a intravedere il canyon. Salendo ancora per pochi minuti si cominciano ad affrontare le prime difficoltà costituite da passerelle sospese, tratti a precipizio scavati nella roccia e brevi gallerie una volta usate dai contrabbandieri per i loro “scambi commerciali”. Il sentiero infatti porta in Italia fino al Rifugio Sesvenna in Alta Val Venosta (BZ).

La nostra escursione si può interrompere però agli alpeggi del Sursass da cui si rientra sui propri passi. Da qui la vista sull’Ortles e sulla Val Venosta è davvero unica. L’itinerario può essere affrontato anche in MTB ma nel tratto delle gole è obbligatorio accompagnare a mano la bici. L’imponente tratto del sentiero è curato dal comune di Sent in modo che sia sempre in ottime condizioni ma in presenza di ghiaccio meglio usare ramponi e picozza o tornare indietro sui propri passi. L’escursione nelle gole non è adatta a chi soffre di vertigini. 

Partenza: Sur En (1124 m)
Arrivo: Alp Sursass (2184 m)
Dislivello positivo: 1060 m
Tempo di percorrenza: circa 6 ore a/r
Difficoltà: facile in valle/difficile nel tratto della gola

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