Ambiente

Dove giocano i leopardi delle nevi

Celebriamo il World Wildlife Day con le straordinarie immagini realizzate nelle scorse settimane da Luca Romani sul versante indiano dell’Himalaya

“Gli spotter ci hanno chiamato di buon mattino: leopardi avvistati”! In quel preciso istante per Luca Romani è iniziata una giornata indimenticabile. Il giovane fotoamatore naturalista marchigiano si trovava nel modesto alloggio di Kibber, villaggio a 4.300 metri di quota nella valle di Spiti dell’Himachal Pradesh, ovvero sulle pendici dell’Himalaya indiano. Un luogo diventato celebre tra i fotografi di animali selvatici dopo che un paio di anni fa era stata fotografata un esemplare femmina del rarissimo snow leopard con i suoi due cuccioli. Con altri appassionati convenuti un po’ da tutto il mondo, Romani aspettava con ansia quella chiamata dei ragazzi (gli spotter, appunto) che ogni mattina si inerpicano sulle montagne della zona scandagliandole con i binocoli alla ricerca delle ambitissime “prede”.

“In poco più di un’ora di cammino ho raggiunto il luogo indicato, ed eccoli là! Due giovani leopardi delle nevi, dormivano nella neve a poco più di 100 metri da noi. Bellissimi, ma in quel momento non fotografabili per la posizione e per la bufera di neve in corso che rendeva precaria la visibilità”, racconta Romani. “Abbiamo atteso per ben 9 ore con una temperatura percepita intorno ai -40°. Poi si sono svegliati, hanno gironzolato un po’ e si sono messi a giocare tra loro. Fantastico, non si poteva chiedere di meglio”.

Sono di quei momenti gli eccezionali scatti che accompagnano questo articolo. Il leopardo delle nevi è infatti un animale molto elusivo che per di più vive in aree difficilmente raggiungibili. Si stima che siano circa 6000 gli esemplari viventi, concentrati in Asia centrale soprattutto tra India, Nepal, Pakistan e Mongolia. Nessuno di loro ama avvicinarsi all’uomo o a centri abitati: “La distanza di avvistamento da 250 metri in su, io sono stato anche fortunato”, spiega Romani.

Dopo quella straordinaria giornata gli spotter hanno taciuto per quasi una settimana, poi i due leopardi delle nevi si sono fatti rivedere, un po’ più distanti. “Qualche bello scatto sono ancora riuscito a farlo ma solo verso sera si sono avvicinati quando ormai non c’era più la luce sufficiente per fotografare. Ci siamo limitati a osservarli e a godere della loro bellezza”, dice ancora Romani, comunque più che soddisfatto per l’esito della trasferta sulle montagne indiane.

Romani, come detto, non è un fotografo professionista e non intende diventarlo tanto che, nonostante le numerose richieste, non ha accettato nessuna proposta di vendita degli scatti dei suoi snow leopards. “Sono felice del mio lavoro quotidiano, la foto naturalistica è una passione che rimarrà tale e che continuerà a regalarmi giornate ed emozioni speciali. Senza stress”, dice. Le stupende foto realizzate da Romani soprattutto sull’Appennino ma anche in Norvegia dove ha ripreso i buoi muschiati o in Polonia dove è andato a “caccia” del lupo grigio si possono ammirare sul sui profilo Instagram #lucas_wildimages

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