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Benedetta sia l’intuizione

Fondamentale per prendere decisioni e per sopravvivere in terreno d’avventura, sottolinea Michele Comi. Eppure spesso all’intuizione vengono preferite le analisi e le raccomandazioni fatte, a freddo, dagli esperti

Quante volte in montagna ci è capitato di ascoltare una voce, un presentimento che ci dice di non fare quella cosa o di non prendere quella direzione?

Un frangente in cui il corpo, prima del cervello, reagisce in una frazione di secondo, prima di infilarsi in un guaio.

Qual è stato il campanello di allarme? Un brivido? Una sensazione viscerale? Qualcosa che abbiamo annusato nell’aria?

Insomma, quello che comunemente chiamiamo sesto senso o forse, per gli esperti delle neuroscienze, è intelligenza intuitiva ed emotiva.

Si tratta di una previsione istantanea, inconscia, che non si basa solo sull’apprendimento precedente, sulle situazioni sperimentate e vissute nel corso della vita intera.

L’intuizione è fondamentale per prendere decisioni e per sopravvivere in terreno d’avventura, eppure viene spesso relegata in cantina, preferendo le analisi e le raccomandazioni degli esperti.

Mentre percorro una cresta orlata di cornici, scalo sotto il tiro delle scariche di pietra o di ghiaccio, cerco la via tra le nebbie, o attraverso un ripido pendio carico di neve, difficilmente posso attivare una valutazione critica delle informazioni, un’analisi dettagliata della situazione e la considerazione delle diverse opzioni disponibili.

Eppure si insiste nell’elargizione di buoni consigli e sul ragionamento basato su principi e regole, che necessitano di un’elaborazione consapevole e deliberata di queste informazioni, che a sua volta necessita di tempo.

Anche se è pur vero che in contesti replicati e identici, l’addestramento a una certa condizione – i militari ad esempio ne fanno largo uso – è efficace alla riduzione dei rischi d’inconveniente, in natura tale replica tende ad essere improbabile e non risolutiva.

In parete, in situazioni problematiche, tempo non ne abbiamo e, giocoforza, ricorriamo alla più immediata intuizione, che si fonda anzitutto sulla raccolta e analisi di informazioni sensoriali.

Non a caso gli individui più dotati d’intuizione sarebbero coloro che sanno rilevare e adattarsi meglio alle più piccole variazioni ambientali. Sono cioè capaci di dimenticare ciò che sanno e credono di essere, dove le emozioni rivelano e fanno da tramite sottile e da messaggeri velocissimi, tra l’individuo, quello che accade e lo circonda.

Ai più questo appare un concetto nebuloso, difficile da definire. Eppure l’intuizione esiste e consente  di accedere istantaneamente a mille informazioni inaccessibili alla mente cosciente, razionale, riflessiva.

Senza dimenticare che l’intelligenza intuitiva e l’intelligenza razionale non sono necessariamente in conflitto tra loro, ma possono interagire e integrarsi.

Continua…

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