Itinerari

Con le ciaspole verso il Monte Spinale, al cospetto delle Dolomiti del Brenta

Semplice escursione dal panorama grandioso, con vista spettacolare dalla Cima Tosa e dal Crozzon di Brenta fino alla Presanella

La vista dalla zona del Monte Spinale, proprio sopra l’abitato di Madonna di Campiglio, è una delle più belle ed esteticamente grandiose dell’intero arco alpino. La semplice escursione, per i più pigri, può essere percorsa anche in sola discesa, usufruendo degli impianti che, dal centro di Campiglio, portano alla cima del Monte Spinale.

Sicuramente molto più soddisfacente è la salita con le ciaspole, passo dopo passo, soprattutto per lo scenario esteticamente straordinario che si ammira appena si esce dal bosco, nella zona di Malga Frevi, una sorta di ricompensa, dopo la salita.

Si costeggiano in lontananza, sulla destra, le celeberrime cime del Brenta, ammirandole in ordinata sfilata: dall’intaglio del Passo del Grostè (2442 m) si notano una serie di snelle torri, arditi pinnacoli e imponenti bastioni dai quali si ergono la Cima del Grostè, la Cima Sella, la Cima Brenta (3150 m), il Crozzon di Brenta (3118 m) e la Cima Tosa (3173 m); poco più lontano, invece, si vedono le rocce compatte del solitario gruppo della Pietra Grande, il lato oscuro e meno conosciuto del Brenta. Volgendo lo sguardo di spalle, invece, si spazia anche sulle cime granitiche dell’Adamello e della Presanella, che delimitano il versante opposto della val Rendena.

L’itinerario

Partenza: Madonna di Campiglio (1522 m)
Arrivo: Monte Spinale (2093 m)
Durata: 2 ore
Difficoltà: semplice mulattiera e pendii in spazi aperti
Dislivello: 571 m
Periodo consigliato: da dicembre a marzo

Si inizia dal centro di Madonna di Campiglio in prossimità della stazione a valle degli impianti per il Monte Spinale. Si cammina in Via Spinale sino all’incrocio con Via Fervi. Si devia sulla destra, sino a via Regole, verso sinistra. Ancora un centinaio di metri di asfalto, sino ad alcuni cartelli (Monte Spinale). In alcuni punti si interseca la pista da sci. Attenzione! Tenersi a lato.

Si entra nel bosco, in leggera salita, circondati da grandi esemplari di abete rosso. La forestale (la stessa dell’itinerario estivo) prosegue nel bosco, superando i cavi della cabinovia per il Monte Spinale. Dopo un’ora di ascesa la vegetazione cambia e gli imponenti abeti rossi lasciano posto ai larici, segnale che la quota è aumentata. Ancora un tratto in salita e gli alberi e gli arbusti si diradano progressivamente, lasciando spazio a declivi innevati e spazi aperti.

Dopo una trentina di minuti si arriva alla Malga Fevri (1958 m), una struttura in pietra e legno, un luogo notevolmente panoramico sia sul gruppo di Brenta, sia su quelli di Adamello e Presanella. Nei pressi della malga c’è una palina con alcuni cartelli, generalmente visibile anche in inverno e anche in caso di notevoli nevicate, che indicano la direzione per il Monte Spinale. Un tratto in salita, con vista splendida sulle montagne, conduce alla stazione di arrivo della cabinovia dello Spinale.

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