Il messaggio forte e chiaro lanciato da quell’orso dormiente
La foto Bed in Ice vincitrice del Wildlife Photographer of the Year People’s Choice Award è allo stesso tempo un’opera d’arte e un manifesto di denuncia. La si può ammirare, insieme alle altre finaliste, in una mostra al Forte di Bard
Una foto stupenda e un messaggio fortissimo. Non a caso l’immagine dell’orso che dorme su un piccolo iceberg alla deriva nel mare delle Svalbard ha fatto il poche ore il giro del mondo. Scattata da Nima Sarikhani, la foto è la vincitrice del Wildlife Photographer of the Year People’s Choice Award, il concorso internazionale che dal 1965 è promosso dal Bbc Wildlife Magazine e al quale in tempi successivi si è affiancato il Museo di Storia Naturale di Londra (www.nhm.ac.uk). Alla votazione online hanno preso parte circa 75mila persone.
“Si tratta di una foto che ci permette di vedere la bellezza e la fragilità del nostro pianeta“, osserva il direttore del Museo, Douglas Gurr. “E’ un’immagine provocatoria, che ricorda il legame fra un animale e il suo habitat e che nello stesso tempo rappresenta i pericolosi impatti del riscaldamento globale che sta cancellando o riducendo spazi vitali per innumerevoli specie”.
Bed in Ice, questo il titolo dato alla foto dall’autore, è destinata a diventare una sorta di struggente manifesto dello stato di salute del Pianeta e si può già ammirare in Italia. L’immagine è, infatti, il pezzo pregiato della mostra Wildlife Photographer of the Year, n.59 allestita al Forte di Bard (www.fortedibard.it), in Valle d’Aosta.
Accanto a Bed in Ice sono esposte le altre quattro immagini finaliste, tutte meritevoli della massima attenzione: La tartaruga felice, scattata Tzahi Finkelstein in Israele immortala una tartaruga che sembra sorridere e giocare con la libellula che si è posata sul suo becco; il Mormorio degli storni è la foto realizzata a Roma e nella quale Daniel Dencescu, è riuscito a catturare il momento in cui un volo di storni assume l’aspetto di un grande uccello. ‘Mormorio‘ è il termine che comunemente indica il rumore dei richiami degli uccelli nello stormo.
Mark Boyd ha intitolato Genitorialità condivisa la foto scattata in Kenya nella quale due leonesse si prendono cura di un cucciolo al mattino presto; infine Meduse dell’aurora, di Audun Rikardsen, che ha immortalato in un fiordo norvegese due meduse quadrifoglio illuminate dai riflessi di una spettacolare aurora boreale. Accade spesso che queste meduse di riuniscano a centinaia, attratte dalla luce delle aurore.
In mostra anche decine di altri notevolissimi scatti realizzati nel 2023 o negli anni appena precedenti. Un viaggio nella bellezza del mondo che, allo stesso tempo, costringe a riflettere.