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Continua il viaggio di Lorenzo Barone verso Capo Nord. Ora è sugli sci verso il Circolo Polare Artico

Dopo aver percorso 1600 chilometri con la bici e 155 km sugli sci, Barone è giunto a Jakkvik. Ma la strada è ancora molto lunga e il clima non aiuta

Lunedi Barone ha raggiunto il piccolo villaggio di Jakkvik dopo 155 impegnativi chilometri sugli sci nella Lapponia svedese per percorrere i quali ha impiegato circa una settimana. Per completare la sezione con gli sci mancano ancora 550 km, da superare trascinando la sua Pulka direzione nord- ovest alla volta di Finnsnes dormendo in tenda tra le Svezia ora e in Norvegia tra poco.

Barone sottolinea via social che le temperature sono intorno ai – 20°C, con punte di -32°C specialmente nelle valli ombrose. Le ore di sole sono sempre poche, circa 4, e la neve troppa e troppo morbida per trascinare agevolmente una pulka di circa 45kg su un terreno che tra l’altro non è pianeggiante, con passi di montagna che raggiungono quasi i 1000 metri. In alcune giornate, proprio a causa della neve alta, non è riuscito a percorrere più di 7 chilometri, quindi ben al di sotto del ritmo di 3 km orari che si era prefissato.

Il percorso scelto segue in parte il Kungsleden il famoso sentiero svedese di oltre 1000 km che è uno dei più popolari trekking del Nord Europa. Nonostante questo, Barone lungo i 110 km percorsi con gli sci ha incontrato una sola persona che in motoslitta andava in cerca di renne  e che è rimasta sconcertata dalla vista di Lorenzo.

A Finnsnes, tra più di un mese, comincerà la parte più esaltante, per Barone, del progetto. Raggiungere con il kayak Vardø, oltre Capo Nord, pagaiando per oltre 1000 km. Secondo le stime iniziali mancano ancora quasi 3 mesi per giungere alla meta.

La prima parte in bici

Barone era partito dalla Germania (Flensburg) prima di Natale. Quindi, entrato in Danimarca con il traghetto, ha raggiunta la piccola cittadina di Hemevan, in Svezia, pedalando per circa 1600 km con un passaggio a Oslo per recuperare gli scarponi polari. Nel tratto in bici ha affrontato anche la zona montuosa che da Oslo arriva a Trondheim sulla costa oceanica norvegese.
Meteo bizzarro. Giorni di pioggia e bassa pressione si sono alternati ad altri con temperature rigide, che però Barone predilige in quanto non si inzuppa il materiale.

Non sono mancati gli inconvenienti meccanici come la rottura della catena e del mozzo anteriore della bici. Anche in quella sezione del viaggio Barone ha dormito prevalentemente in tenda, di rado in qualche rifugio. Ha incontrato pure qualche persona che lo ha ospitato e rifocillato. Tra questi anche un italiano Roberto che con la sua famiglia lo ha accolto a Trondheim. Nel villaggio Hattfjelldal, in Norvegia, Barone ha recuperato slitta, imbragatura e barre da traino che aveva spedito precedentemente in vista della seconda parte del progetto. Tutto poi trainato in bici per altri 74 km fino a Hemavan dove ha lasciato la bici in custodia alla cassiera del supermercato e dove ha calzato gli sci.

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