OutdoorTurismo

Saint Barthélemy, gioiello sportivo valdostano senza impianti di risalita

Una pista da fondo con pochi uguali in Regione, grandi escursioni per ciaspole e skialp, un Osservatorio astronomico: il modello slow funziona alla grande

Nel centro di Lignan c’è un piccolo distributore automatico. Dentro ci sono latte, formaggi e prodotti caseari. Casomai venisse voglia di un pezzo di toma locale prima di inoltrarsi nei boschi del vallone di Saint-Barthélemy, dove la montagna è mondata dal superfluo e lo sport è connessione con la natura.

La Valle di Saint Barthélemey non è classificata tra le grandi valli laterali della Valle d’Aosta. Per chi non la conosce è solo un intaglio tra le montagne tra la Valpelline e la Valtournenche, neppure degna di ospitare un impianto impianto di risalita. Tanto meglio, qui si vive la montagna del silenzio al cospetto di vette maestose ma con innumerevoli possibilità di praticare gli sport della cosiddetta “neve dolce”.  E, guarda caso, i visitatori di questo luogo incantato sono sempre più numerosi.

Sci di fondo

Un lungo anello di trenta chilometri da far invidia alle regioni nordiche, ma con il sole sempre alto in cielo. Il Gran Tor è una vera chicca per gli amanti degli sci stretti. Tra i boschi di conifere e i prati innevati attraversati dal percorso non ci sono segni del passaggio umano se non qualche alpeggio in pietra che paziente attende la bella stagione. Ogni 3-4 km c’è la possibilità di fare dietro front per i meno allenati. Per chi, invece, arriva fino in fondo, il premio speciale è la cucina valdostana del Rifugio Magià. Polenta in tutte le sue declinazioni e dolci fatti in casa. What else?

Ciaspole

Un lungo vallone pianeggiante che serpeggia tra boschi e antichi fienili. Sembra il paradiso dei ciaspolatori, e in effetti lo è. Gli itinerari da scoprire sono tantissimi e per tutti i livelli. Dopo una partenza nel bosco, solitamente si arriva a qualche aperta prateria d’alta quota. Il sole rende ogni escursione davvero godibile e il panorama fa il resto. Una delle gite più classiche è quella che porta alla Tza Fontaney, un ampio balcone a picco sulla valle centrale della Valle d’Aosta.

Dall’abitato di Lignan, si può partire anche per il solitario monte Grand Pays. Si risale la conca di Chaléby seguendo poderali e sentieri. Una lunga dorsale panoramica porta in cima.
Altri itinerari in questo articolo.

Scialpinismo

Probabilmente se si pensa allo scialpinismo in Valle d’Aosta Saint Barthélemy non è proprio la prima località che viene in mente. In realtà il luogo offre tantissime possibilità anche impegnative e tutte con discesa finale nei divertentissimi boschetti radi.

Una gita facile ma interessante porta al colle Chaléby, che si scorge in lontananza dalla Tza Fontaney. Pendii ampi e con pendenze moderate possono regalare una sciata cinque stelle se affrontati con le giuste condizioni. Chi, invece, non si accontenta del “millino” può avventurarsi fino al monte Pisonet. Passando per il col Vessona, l’itinerario attraversa pendii ripidi e versanti in tutte le esposizioni.

Le stelle

Nel piccolo insediamento di Lignan sorge una struttura tutta bianca, nettamente diversa dalle tipiche costruzioni di montagna. È l’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta, uno dei più attrezzati d’Europa: un laboratorio eliofisico, la terrazza con sette telescopi Cassegrain, puntatori laser per osservare le stelle e tutto ciò che serve per un viaggio tra le costellazioni. La sera ci sono visite guidate all’interno dell’osservatorio e del planetario dove si possono compiere viaggi virtuali nel cosmo.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close