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Bruno Martini dice (quasi) stop. E per il rifugio Berti al Popera si cerca un nuovo gestore

Pubblicato dal CAI Padova il bando per l’affidamento della gestione della storica struttura nelle Dolomiti Bellunesi

Dopo 45 anni Bruno Martini e la moglie Rita Zandonella hanno detto stop. O, quasi. Già perché a margine del bando del CAI Padova alla ricerca di un nuovo gestore a cui affidare il suo rifugio Antonio Berti al Popera è bene evidente la frase “Il gestore uscente, Bruno Martini, è disponibile ad affiancare il nuovo gestore nella stagione estiva 2024”. Difficile staccarsi del tutto da un luogo dove si è vissuto a lungo e così intensamente. Difficile abbandonare un luogo tanto bello.

Il rifugio si trova a 1.950 metri di quota nel Vallon Popera, nel territorio di Comelico Superiore. Sono dunque le Dolomiti Bellunesi a fare da cornice alla struttura, inaugurata nel 1962 e oggi dotata di 48 posti letto. Numerose le possibilità di escursioni in partenza dal rifugio. Tra queste si segnalano il facile Anello del Popera (circa 3 ore di cammino), la salita al Passo della Sentinella (circa 4 ore a/R) e la traversata dal Rifugio Lunelli al Rifugio Berti passando per la Forcella dei Camosci. Da qui si parte anche per affrontare la Strada degli alpini, ovvero la storica ferrata che porta al rifugio Comici e rifugio Carducci e la più impegnativa ferrata “Bepi Martini” al Campanile Colesei.

Il rifugio è aperto solo nella stagione estiva e si raggiunge a piedi in circa un’ora.
Per richiedere l’affidamento della gestione occorre presentare la documentazione (elenco nel sito del Cai Padova www.caipadova.it ) entro il 15 dicembre.

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