Rifugio Guglielmo Jervis: gestore cercasi
La storica struttura della Valle dell’Orco, nel Parco Nazionale Gran Paradiso, riaprirà la prossima estate. Ma gli interessati alla gestione devono farsi avanti adesso
Al termine delle opere di ristrutturazione svolte in questo 2023, che ne hanno determinato la chiusura per la scorsa estate, il Rifugio Guglielmo Jervis è pronto per accogliere nuovamente gli escursionisti. Manca però il gestore. Per questo il CAI di Ivrea, proprietario della struttura, ha annunciato l’apertura di un bando di gara che sarà pubblicato entro il 30 novembre.
La proposta è, naturalmente, aperta a tutti gli interessati. Per candidarsi alla gestione, è necessario possedere i requisiti previsti dalla legge per la somministrazione di alimenti e bevande e per l’assistenza sanitaria in caso di primo soccorso. Costituiranno, inoltre, titoli di preferenza le competenze alpinistiche del candidato gestore, la capacità di assistenza sanitaria in caso di primo soccorso con riferimento anche alle specificità del soccorso in ambiente alpino e la residenza nelle zone limitrofe.
Il Guglielmo Jervis, situato a 2.264 metri di quota in Valle dell’Orco, sul versante piemontese del Parco Nazionale Gran Paradiso, dispone di 60 posti letto e si raggiunge solo a piedi in poco meno di due ore da Ceresole Reale (To). In origine la struttura era una casermetta dell’Esercito, realizzata in appoggio alle truppe nella zona di frontiera con la Francia. Fu poi data in gestione al CAI di Ivrea che la ristrutturò adattandola al nuovo utilizzo. Il rifugio fu inaugurato il 21 luglio 1946 ed è dedicato a Guglielmo Jervis, ingegnere, accademico del CAI e vicepresidente della sezione di Ivrea del CAI, che venne fucilato dalle SS a Villar Pellice il 5 agosto 1944.
Gli interessati possono richiedere un sopralluogo preliminare compilando il modulo disponibile sul sito www.caiivrea.it e inviandolo via mail a segreteria@caiivrea.it.