Hiraide e Nakajima raccontano la recente salita sul Tirich Mir. E svelano la loro prossima meta
Dopo avere descritto la loro impresa, i due giapponesi hanno parlato del futuro: li ritroveremo sulla parete Ovest del K2, che come d’abitudine affronteranno in stile alpino
Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima, al ritorno dalla spedizione al Tirich Mir (7.708 m), la cima più alta della sottocatena himalayana dell’Hindu Kush, hanno raccontato a un gruppetto di giornalisti come sono riusciti ad aprire la via sull’inviolata parete Nord della montagna.
I due giapponesi hanno raggiunto il ghiacciaio sul versante Nord del Tirich Mir in due giorni, dopo un avvicinamento in un ambiente molto selvaggio e poco frequentato. Il terzo giorno, nonostante il meteo non fosse dei migliori, Hiraide e Nakajima hanno attaccato la parete. Hanno poi continuato ad arrampicare per sei giorni fino a installare un ultimo campo a una quota di 7.200 m. “È stato il giorno migliore da quando avevamo lasciato il campo base, siamo riusciti a raggiungere la vetta in condizioni perfette”, ha spiegato Hiraide nel corso della conferenza stampa organizzata da Ishii Sports.
Gli alpinisti hanno scelto per questa prima via sulla Nord del Tirich Mir il nome “Secret Line”.
Inoltre, hanno annunciato che stanno montando un cortometraggio che prevedono di presentare in un festival di film di montagna già il prossimo autunno, oltre che un film che uscirà in Giappone in primavera.
Nella stessa conferenza stampa, i giapponesi hanno annunciato il proposito di tentare la parete Ovest del K2 (8.611 m) in stile alpino. La parete è stata salita solo una volta, nel 2007, da una spedizione russa. L’ultima cordata ad aver fatto un tentativo sulla parete è stata quella dei nordamericani Graham Zimmermam e Ian Welsted, nel luglio 2021, che però si sono ritirati a 7.000 metri di quota a causa delle cattive condizioni della montagna.
