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Sicurezza in montagna: un decalogo scacciaguai

I suggerimenti degli esperti della Società Italiana d’Igiene, della Società Italiana Medicina di Montagna e della Società Italiana di Medicina dei Viaggi per una vacanza in quota senza inconvenienti

Il rischio zero non esiste, tantomeno in montagna. Ma ad aiutare chi si accinge a trascorrere una vacanza in montagna e a prevenire inconvenienti, a volte banali ma sufficienti  a rovinare il soggiorno, ecco il nuovo Decalogo per la sicurezza in montagna. Redatto da Società Italiana d’Igiene (SItI), Società Italiana Medicina di Montagna (SIMeM) e Società Italiana di Medicina dei Viaggi (Simvim) a conclusione del 2° Convegno Nazionale “La Medicina di montagna e il cambiamento climatico” tenutosi a Pinzolo il mese scorso, merita di essere letto per la sua chiarezza e la vastità dei temi evidenziati. Per ogni punto, inoltre, gli esperti e i professionisti del settore forniscono le “azioni appropriate” da mettere in atto.

La 10 indicazioni per una vacanza in montagna in tutta sicurezza

1. Bambini e montagna

Frequenta la montagna insieme ai bambini in sicurezza rispettando alcuni accorgimenti.

Azioni appropriate:

2. Sole, colpo di calore, freddo

Esposizione al sole: in montagna siamo molto più esposti ai raggi del sole.

Azioni appropriate:

Esposizione al caldo e rischio di colpo di calore: a causa del cambiamento climatico anche in montagna, specialmente a quote basse e moderate, si possono avere alte temperature.

Azioni appropriate:

Esposizione al freddo: anche in estate possiamo rischiare le malattie da freddo. Se il corpo si raffredda completamente parliamo di ipotermia, che non deve essere confusa con i congelamenti, dove sono colpite in maniera isolata le estremità (mani, piedi, naso, guance etc.). Lo sfinimento, l’essere bagnati ed esposti al vento, così come l’immobilità, magari a causa di un incidente “banale”, come una semplice distorsione alla caviglia, sono situazioni a maggior rischio. I bambini e le persone anziane sono più a rischio rispetto a un adulto sano.

Azioni appropriate:

Lungo il giro dei tre rifugi. Archivio fotografico distretto turistico dei laghi.

3. Malattie croniche

I soggetti portatori di patologie croniche (come ipertensione, broncopneumopatia cronica ostruttiva, diabete mellito di tipo 2, pregresso infarto del miocardio o infarto cerebrale) possono trarre notevoli benefici dall’attività in montagna, ma è importante seguire degli accorgimenti prima e durante il soggiorno.

Azioni appropriate:

4. Nutrizione/idratazione

Il cambiamento climatico porta l’escursionista a trovarsi spesso a temperature elevate anche a quote al di sopra dei 2000 metri.

Azioni appropriate:

5. Anziani

Gli anziani come le persone di tutte le età possono trarre molti vantaggi dall’attività in montagna. Bisogna però essere consapevoli della minore capacità di adattamento all’ambiente per cui, oltre a tutte le indicazioni date negli altri punti, vi sono alcuni consigli in più.

Azioni appropriate:

6. Pericoli ambientali

Scivolamento: la montagna è terreno impervio, sconnesso e spesso scivoloso, per una maggiore sicurezza, quando cammini in escursione, guarda dove metti i piedi.

Azioni appropriate:

Fulmini: ricorda che questo pericolo è sempre in agguato. In montagna il tempo cambia repentinamente e d’estate i temporali sono molto frequenti nelle ore pomeridiane, spesso accompagnati da grandine e fulmini. I fulmini sono attirati dalle punte delle montagne, creste, vie ferrate, alte piante isolate.

Azioni appropriate:

7. Abbigliamento

Azioni appropriate:

8. Vaccinazioni

Azioni appropriate:

9. Meteo

Nel bollettino trovi importanti informazioni riguardo la possibilità di precipitazioni, la temperatura, l’umidità e il vento. Anche d’estate, al di sopra dei 2500 potresti essere sorpreso da una gelata mattutina o da una nevicata nel corso di un temporale.

10. Sicurezza in montagna con i cani

Anche per la salute del cane l’attività in montagna può essere indicata seguendo piccoli accorgimenti.

Azioni appropriate:

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