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“Chi apre serra”, il cortometraggio sui rifugi del Gran Sasso

La vita nei rifugi del Gran Sasso e l'etica della montagna raccontate da Luca Mazzoleni

Chi apre serra” è un po’ come “l’ultimo chiuda la porta”. Anzi, no: è un po’ una via di mezzo fra “l’ultimo chiuda la porta” e “lascia questo luogo nelle condizioni in cui vorresti trovarlo”. È una regola non scritta e un appello al senso civico delle persone.
“Chi apre serra” è il titolo di un cortometraggio dedicato a “40 anni nei rifugi del Gran Sasso”, diretto da Andrea Frenguelli e incentrato sulla figura di Luca Mazzoleni, che ha dedicato la sua vita alla montagna. Come Bruno in “Le otto montagne”.

Un rifugio è un rifugio

Mazzoleni è quello che si chiama un rifugista, che è una cosa che fa sul Gran Sasso, fra Corno Grande e Corno Piccolo, ormai da oltre 40 anni: inizialmente al Duca degli Abruzzi, poi (e ancora adesso) al Rifugio Carlo Franchetti. Il documentario, che dura poco più di 30 minuti, s’intitola così perché una delle regole non scritte dei rifugi è che chi ne utilizza uno è tenuto a lasciarlo nelle stesse condizioni in cui lo ha trovato. Per quelli che verranno dopo di lui.
Il Franchetti, che come d’abitudine ha da poco riaperto per la nuova stagione, si trova a 2433 metri di altitudine e il breve film di Frenguelli racconta com’è viverlo sia da ospite sia, soprattutto, da gestore: la quotidianità, le sfide e il futuro di uno dei mestieri più affascinanti che si possano intraprendere sulle nostre montagne.

Mentre lo si guarda (o anche prima di guardarlo), il punto da capire è che un rifugio, nonostante offra da mangiare e da dormire, non è un hotel: è difficile da rifornire ed è costoso da tenere in condizioni di operatività; in un rifugio è anche complicato smaltire quello che si consuma. Sta in montagna, in posizione remota e spesso difficile da raggiungere, per offrire protezione in caso di maltempo, stanchezza, mancanza di cibo o anche incidenti. È un rifugio, come dice la stessa parola che lo descrive. E così lo racconta Frenguelli attraverso le parole di Mazzoleni.
“Chi apre serra, 40 anni nei rifugi del Gran Sasso”, non si vede nei cinema e non si trova online o sulle piattaforme di streaming: gli autori organizzano proiezioni in giro per l’Italia, spesso in collaborazione con il Cai, proprio per informare sull’affascinante e impegnativa vita del rifugista.
Per conoscere le prossime date è possibile consultare la pagina su Facebook del Rifugio Franchetti, dove sono disponibili anche i numeri di telefono e l’indirizzo mail del rifugista.

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