News
Val di Mello: comincia la raccolta di firme per salvare la valle

SONDRIO — Il comitato in difesa della Val di Mello ha iniziato la raccolta firme contro il progetto della Geogreen spa di captare -TUTTI ! – i torrenti che alimentano la valle.
Progetto folle, sconcertante dal punto di vista ambientale, paesaggistico, turistico e storico. E persino ecomomico, visto che andrà a compromettere irrimediabilmente il turismo che è la fonte principale di sostentamento delle popolazioni locali.
La Val di Mello piccola "valle monumentale" riconosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie qualità paesaggistiche, si è salvata negli anni Sessanta dalle captazioni dell’Enel, dalle speculazioni edilizie, dalle cave, dalle strade, dalle arginature in cemento…
Da quarant’anni è tutelata da leggi dello Stato. Dal Decreto Ministeriale del 16 novembre 1973 che la individua come "zona di notevole interesse pubblico: un quadro panoramico alpino di rara bellezza e incontaminato con magnifica vegetazione di faggi, abeti e betulle formato in primo piano da verdi pascoli e acclivi e ricchi di acque, tesi verso i monti che seguono la valle, punteggiato da massi erratici e da casolari sparsi e malghe che costituiscono un suggestivo e caratteristico aspetto, fuso con la natura, avente valore estetico e tradizionale"…
Diventata area SIC (Sito di Interesse Comunitario), facente parte del nascente Parco del Bernina Badile Disgrazia, promossa a Monumento Naturale…
Questo patrimonio ambientale non può finire nel 2006 distrutto per l’interesse speculativo.
Salvare la Val di Mello è una questione di "buon senso" è un dovere di ogni cittadino, è una forma di riscatto verso tutte le speculazioni che hanno devastato il nostro territorio è fissare un punto oltre il quale non si può andare. Per la nostra dignità e per lasciare alle future generazioni l’ultimo meraviglioso giardino delle nostre Alpi.
Jacopo Merizzi
Comitato in difesa Val di Mello