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Nasce il Sentiero Calabria, anche il Sud crede nel turismo a piedi

In corso di realizzazione, si tratta di un percorso di 654 chilometri diviso in 34 tappe

Una regione italiana ha deciso di investire sui sentieri, e non è la Valle d’Aosta, la Lombardia o il Veneto. È stato presentato da qualche mese alla stampa, ed è in corso di realizzazione sul terreno, il Sentiero Calabria, un percorso di 654 chilometri che attraversa da sud a nord la “punta” dello Stivale, dal lungomare di Reggio Calabria, in vista della Sicilia, fino al confine con la Basilicata, sul massiccio del Pollino.
È un percorso diviso in 34 tappe, che attraversa uno dopo l’altro i tre Parchi nazionali dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino, e che si sviluppa per un tratto anche nel Parco regionale delle Serre. Ha uno sviluppo leggermente più breve la Ciclovia dei Parchi, lunga 570 chilometri e parallela al Sentiero, che permette di compiere lo stesso tragitto agli appassionati della bici.
Entrambi i percorsi offrono un’immagine della regione ben diverse dalle celebri spiagge di Sibari, Isola Capo Rizzuto e Tropea. “Viaggiare in Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto” ha scritto Guido Piovene nel 1957, nel suo Viaggio in Italia. “Nelle sue vaste plaghe montane non sembra d’essere nel Mezzogiorno ma in Svizzera, nell’Alto Adige, nei Paesi scandinavi. Da questo Nord immaginario si scende a foreste d’olivi, lungo coste del classico tipo mediterraneo”.

Anche oggi, sessantatré anni dopo Piovene e il suo Viaggio, chi percorre il Sentiero Calabria, o lo studia su una mappa prima di mettersi in marcia, si trova di fronte a paesaggi molto diversi tra loro. Si cammina tra foreste di pini larìci, con rare aperture panoramiche verso il Tirreno e lo Jonio, nelle cinque tappe che uniscono Gambarie d’Aspromonte con il Passo della Limina, accanto alla strada che unisce Rosarno e Gioia Tauro con Gioiosa Jonica.
Accade lo stesso tra Serra San Bruno e Mongiana, nel massiccio delle Serre, dove crescono abeti secolari dalle dimensioni gigantesche. Si torna a piena immersione nel bosco sulla Sila, prima intorno al Villaggio Mancuso (Sila Piccola), e poi tra Lorica, il Monte Botte Donato e Camigliatello Silano, nel cuore della Sila Grande.
Dopo un tratto solitario sulla Catena Costiera, si entra nei fitti boschi dei Monti di Orsomarso, il settore più vicino al Tirreno del Parco nazionale del Pollino. Sono soprattutto querce e faggi ad accompagnare gli escursionisti a piedi e i ciclisti verso San Donato di Ninea e i pianori di Novacco e di Lanzo.
Dal borgo e dal castello medievale di Morano Calabro, una faticosa e spesso assolata salita conduce al Colle di Gaudolino, 1682 metri, dal quale camminatori bene allenati possono deviare verso i 2248 metri del Monte Pollino, la vetta che ha dato il nome al massiccio. In questo tratto, abbarbicati alle rocce, compaiono dei magnifici pini loricati.

Il Sentiero Calabria è un’idea nuova, che riprende e trasforma un percorso già noto. “Nella traversata dei massicci principali, il nostro tracciato coincide con il Sentiero Italia. Noi lo abbiamo collegato ai paesi dei Monti dell’Orsomarso e del Pollino con decine di bretelle segnalate, che consentono agli escursionisti di raggiungere e di lasciare il crinale” spiega Carmelo Pizzuti, funzionario del Parco nazionale del Pollino ed esperto alpinista.
Il CAI, titolare del Sentiero Italia, collabora da anni con i Parchi del Pollino e della Sila per segnalare e manutenere i sentieri. “Sull’Aspromonte siamo stati noi a prendere l’iniziativa. Sul crinale il Sentiero Calabria riprende il Sentiero Italia CAI ma anche il Sentiero del Brigante, che negli ultimi anni è diventato sempre più popolare. Anche noi abbiamo lavorato sulle bretelle da e per i centri abitati. Ora si può partire a piedi da Reggio Calabria” aggiunge Sabrina Scalera del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
“Per noi la Ciclovia dei Parchi e il Sentiero Calabria sono progetti strategici, sui quali abbiamo investito finora 9 milioni di euro, e continueremo a investire” spiega Giovanni Aramini, responsabile del Servizio Parchi e Aree Protette della Regione Calabria. “Tra i prossimi progetti c’è la trasformazione in piste ciclabili di tratti dismessi delle Ferrovie calabro-lucane. I due tracciati servono anche a creare lavoro. Al primo bando regionale per i servizi legati ai sentieri hanno risposto 35 aziende. Il prossimo uscirà tra breve”.

Fanno parte di questa rete di servizi punti di sosta attrezzati, ricettività, ristorazione, noleggi di biciclette e di E-bike, servizi di trasporto da e per l’inizio e la fine delle tappe. Tutti e quattro i Parchi hanno formato le proprie guide ufficiali, alle quali ci si può rivolgere per essere accompagnati sui sentieri. “Siamo tornati dalla Germania per lavorare nel nostro territorio, ci crediamo” spiegano Sabrina Russo e Patrizio Maiarosa, che gestiscono il rifugio del Piano di Lanzo, sul Pollino.

“Nel nostro territorio funzionano già altri cammini come il Sentiero dell’Inglese, che riprende l’itinerario seguito nel 1847 dal pittore Edward Lear. Stiamo lavorando per recuperare decine di siti storici e archeologici all’interno del Parco, e molti sono sul Sentiero Calabria” aggiunge Giorgio Cotroneo, responsabile della promozione del Parco dell’Aspromonte.
Dentro e fuori le quattro aree protette, insieme a rocce, foreste e cascate, attendono i visitatori borghi e castelli, eremi rupestri e aree archeologiche, antichi mestieri e sapori per i quali la Calabria è giustamente famosa. Il Sentiero Calabria non ha ancora un proprio sito web, le descrizioni delle tappe più meridionali del percorso si trovano su www.parconazionaleaspromonte.it, per le tappe che seguono il crinale si può fare riferimento a www.sentieroitalia.cai.it.

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