Itinerari

I sentieri del Bletterbach e del Corno Bianco

Due itinerari alla scoperta della forra più spettacolare del Sudtirolo, dalla vetta del Corno Bianco alla Valle dell'Adige

La forra più spettacolare del Sudtirolo scende per quasi duemila metri di dislivello, dalla vetta del Corno Bianco fino alla Valle dell’Adige, tagliando con le sue rocce multicolori (bianche in alto, soprattutto rosse nella parte inferiore) i fitti boschi di abeti che circondano Aldino e Redagno. Il canyon, noto nella zona come Bletterbach (“Rio delle Foglie”) o Butterloch (“Buco del Burro”) offre uno degli spettacoli naturali più interessanti delle Alpi. Lungo otto chilometri, profondo fino a quattrocento metri, è tutelato come biotopo dalla Provincia di Bolzano.
Nel Centro Visitatori spicca la ricostruzione di un pareiasauro, un rettile del Permiano (260 milioni di anni fa) forse antenato delle tartarughe e più antico dei dinosauri, che è stato riportato alla luce negli anni Ottanta da paleontologi dell’Università La Sapienza di Roma. Nel Museo Geologico di Redagno si vedono invece i calchi di alcuni lastroni di roccia con le impronte di altri antichissimi sauri. Delle tabelle ricordano le passeggiate del grande fisico Max Planck, che venne in villeggiatura da queste parti a partire dal 1926.

L’itinerario all’interno del canyon è accessibile dalla primavera all’autunno, ed è a pagamento, il biglietto include la visita del Centro Visitatori del Geoparc e il noleggio di un casco. Le scale metalliche con cui si esce dalla forra sono comode (non si tratta di scalette da ferrata!) ma richiedono comunque attenzione, soprattutto alle famiglie con bambini. Informazioni sul sito www.bletterbach.info.
È possibile affacciarsi sulla gola del Bletterbach dall’alto, raggiungendo la vetta del Corno Bianco dal Passo degli Oclini/Jochgrimm, per un sentiero elementare ma che richiede attenzione nei pochi metri in cui ci si affaccia sulla forra. Questo percorso, però, è normalmente accessibile senza problemi solo a giugno.

L’anello del Bletterbach e di Malga Lahner
(200 metri di dislivello, 1.30 ore, E)

I paesi di Aldino/Aldein e Redagno/Radein si raggiungono dalla Bassa Atesina e Bolzano attraverso il Santuario di Pietralba, o per la strada che sale da Ora/Auer verso la Val di Fiemme. I cartelli per il Bletterbach e il Geoparc sono evidenti, la camminata inizia dal posteggio (1545 m) del Centro Visitatori.
Ci si incammina lungo il Sentiero Geologico in un viottolo in discesa che sbuca su una stradina. La si segue a sinistra nel bosco fino a traversare un ruscello. Da una selletta si lascia a sinistra il ripido sentiero numero 3 che sale verso Malga Lahner, poi dei gradini portano al fondo del canyon (1426 m, 0.15 ore). Dall’opposto versante arriva un sentiero da Redagno.

Si prosegue in salita lungo il bellissimo fondo del canyon, chiuso da alte pareti di porfido. Si traversa più volte il ruscello, si passa a sinistra di una cascatella e si continua tra rocce multicolori e friabili, modellate dall’erosione. Il sentiero passa più volte da un lato all’altro del fondovalle, poi raggiunge la base di un salto di una cinquantina di metri di altezza, dal quale scende una bella cascata.
Verso destra è la base di tre scale metalliche, che si superano (la prima è ripida, le altre meno) senza problemi. Un sentierino a mezza costa porta a un ripiano sopra alla cascata (1554 m, 0.30 ore). Tralasciati un altro sentiero per Redagno e quello che prosegue sul fondovalle si superano dei tornanti protetti da staccionate, si raggiunge un terrazzo panoramico, poi si riprende a salire nel bosco fino a sbucare (1626 m) su una strada sterrata.
La si segue in discesa, ci si riaffaccia per due volte sul canyon, poi un viottolo pianeggiante porta alla Malga Lahner (1583 m, 0.30 ore), con servizio di bar-ristorante, che offre una piacevole sosta. Per la strada di accesso alla malga, affiancata da statue degli antichissimi sauri che hanno vissuto nel Bletterbach, si torna al punto di partenza (0.15 ore).

Da Passo degli Oclini al Corno Bianco
(430 metri di dislivello, 2.15 ore a/r, E)

Il Passo degli Oclini (Jochgrimm, 1989 m) si raggiunge da Obereggen, Nova Ponente (Deutschnofen) o Bolzano toccando il Passo di Lavazè. Dal versante di Fiemme si può arrivare da Cavalese, Varena, Tesero o Stava.
Dal posteggio si segue a piedi la strada sterrata che aggira un rifugio-albergo, lascia a destra la via normale del Corno Bianco (la si seguirà in discesa), e scende verso un edificio e un bivio. Lasciato a sinistra un viottolo per la Isi Hütte, si continua a mezza costa, si aggira un crinale e si scende nella conca dov’è la Malga Gurndin (1952 m, 0.30 ore), con servizio di bar-ristorante.
Poco prima della malga si imbocca a destra un viottolo indicato da cartelli del Panorama Weg e delle Dolomiti UNESCO. Lo si segue scendendo a mezza costa per un prato e poi salendo nel bosco di larici e abeti. Tenendosi a destra a un bivio si sale a una panchina (2040 m, 0.15 ore) dove ci si affaccia sul Bletterbach.
Il sentiero (segnavia 12) sale verso destra sul crinale, zigzagando tra i mughi e avvicinandosi per brevi tratti (attenzione!) all’orlo dei ripidissimi pendii della forra. Lasciato a sinistra un tracciato più impegnativo si sale più nettamente, sempre con magnifici panorami. Dei tornanti portano alla base delle rocce del Corno Bianco, che si costeggiano verso destra.

A un bivio si piega a sinistra, si risale un elementare canale attrezzato con corde fisse fino a una grande croce (2312 m, 0.45 ore) che offre un magnifico panorama. La vetta (2317 m) è qualche metro più a destra. Nel panorama compaiono le Dolomiti: dal Catinaccio alle Pale, la valle dell’Adige, il Brenta, il Cevedale e l’Ortles.
In discesa si ripercorre per il canale, si torna all’ultimo bivio e si continua a sinistra sul sentiero della via normale, indicato da segnavia senza numero. Si lascia a destra un altro sentiero per Malga Gurndin, si scende per una ripida rampa e si raggiunge un viottolo. Si piega a destra, si entra nella boscaglia di mughi, si tocca una panchina e si esce sui pascoli. Un viottolo selciato riporta al punto di partenza (0.45 ore).

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