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L’orsa Jj4 è stata catturata

La scorsa notte sono scattate le operazioni di cattura dell'orsa responsabile della morte di Andrea Papi a Caldes

La notizia è stata diramata questa mattina dopo che, intorno alle 23 di ieri 17 aprile 2023, l’orsa Jj4 è stata catturata dal personale del Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Trento. Si tratta del plantigrado responsabile della morte di Andrea Papi avvenuta lo scorso 5 aprile in seguito a un attacco nel territorio di Caldes (TN). Le operazioni erano iniziate il 12 aprile dopo la firma dell’ordinanza emessa dal presidente regionale Maurizio Fugatti.
Lo stesso Fugatti ha voluto dare l’annuncio ufficiale in una conferenza stampa convocata intorno alle 10, dopo che le voci avevano iniziato a circolare già da qualche ora.

“In tempi celeri – ha esordito con soddisfazione il presidente della Provincia Autonoma di Trento – abbiamo concluso la cattura di Jj4 dimostrando che le nostre strutture sono in grado di intervenire con rapidità quando c’è la possibilità di affrontare il problema degli animali pericolosi. Il mio ringraziamento va quindi a tutti i tecnici e le persone che hanno reso possibile questo risultato. Era una notizia che avremmo voluto dare a fine 2020 – ha proseguito con una punta di polemica Fugatti – quando la Provincia di Trento emise due ordinanze per l’abbattimento e la cattura di quell’individuo, senza poter concretamente operare per una serie di motivi che abbiamo già affrontato. Oggi quindi c’è soddisfazione per il risultato raggiunto, ma anche amarezza per quanto accaduto nel frattempo.
L’intervento di Fugatti è proseguito nel merito dell’ordinanza di abbattimento di Jj4 sospesa dal TAR in attesa dell’udienza fissata il prossimo 11 maggio, annunciando che la Provincia ha consegnato al tribunale la documentazione a favore di questa soluzione e auspicando che la decisione venga anticipata. Nel frattempo, l’orsa è custodita nel Centro di recupero fauna alpina di Casteller.

La parola è poi passata a Raffaele De Col, Direttore Generale dei dipartimento di protezione civile della Provincia Autonoma di Trento che ha fornito qualche dettaglio tecnico supplementare sulle operazioni.
È un risultato che ci trasmette serenità – ha raccontato De Col – perché l’aggressività dimostrata dall’orsa in queste settimane, anche dopo l’attacco mortale, era motivo di preoccupazione per la sicurezza del personale impiegato e degli abitanti della zona. Oltretutto, non era facile catturare quell’individuo in un’area dove sono presenti oltre 20 orsi. Ma, fortunatamente intorno alle 23 di ieri la trappola tubo in cui era stata attirata Jj4 è scattata. La squadra di cattura è prontamente intervenuta con due veterinari procedendo con l’anestetizzazione e il trasporto dell’orsa nel recinto del Casteller dove si è risvegliata nel corso della notte e gode di ottima salute”.
L’intervento di De Col si è poi soffermato sui cuccioli di Jj4 che sono stati coinvolti nella cattura. “Nella trappola tubo – ancora De Col – erano presenti anche due dei tre cuccioli di Jj4 che sono stati liberati. Il terzo si era già allontanato in autonomia. Si tratta di individui in fase di svezzamento ma completamente autonomi che sono in grado sopravvivere anche in assenza della madre. In questo modo possiamo affermare che in zona non sono più presenti orsi problematici.

Come si può facilmente immaginare, il dibattito intorno alla presenza di questi grandi predatori nelle Alpi italiane è destinato a proseguire. Non si tratta soltanto della cattura degli orsi pericolosi visto che, oltre a Jj4 le operazioni proseguono per altri due individui, ma sul numero effettivo di orsi che il territorio è in grado di sostenere in coesistenza con le attività umane.
“Dobbiamo lavorare per il futuro del progetto – ha concluso la conferenza stampa Fugatti – occupandoci dei 70 orsi in sovrabbondanza che ospitiamo in Provincia di Trento. Chi si occupa di Jj4 fa demagogia”.

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