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“Strada delle 52 gallerie” sul Pasubio, chiuso per crollo un tratto del percorso

La Strada delle 52 gallerie (o Strada della Prima Armata), la mulattiera militare costruita durante la Grande Guerra sul massiccio del Pasubio nelle Prealpi Vicentine, divenuta nel tempo un itinerario di eccezionale interesse storico ambientale, resterà chiusa temporaneamente nel tratto interessato nei giorni scorsi da un crollo. Il cedimento si è verificato nel dettaglio tra il 45°e il 46° tunnel.

L’ordinanza di divieto di transito pedonale è stata firmata nella giornata di ieri, lunedì 3 aprile, dal sindaco di Valli del Pasubio Carlo Bettanin. Come riportato nel documento, nel fine settimana tra 1 e 2 aprile si è verificato il cedimento di un muro di sostegno a secco lungo il sentiero alpino nel tratto compreso tra la 45esima e la 46esima galleria, “dovuto con alta probabilità al fenomeno del disgelo”. Il dissesto ha interessato la quasi totalità del sedime del sentiero, ragione per cui risulta estremamente pericoloso attraversare il tratto interessato dalla frana. La parte di muro non crollata, ma lesa e indebolita, potrebbe essere soggetta a nuovi crolli e dunque, per garantire la sicurezza del tracciato, sarà necessario ricostruire il muro di sostegno “o altro sistema alternativo”.

A partire dalla giornata di ieri fino a data da destinarsi è dunque vietato percorrere il tratto compreso tra le due gallerie (di seguito le immagini del tratto interessato dal crollo, sottoposto a divieto di transito).

Come informano i gestori del Rifugio Achille Papa di Valli del Pasubio, “all’altezza della 43, val Fontana d’Oro, passando sul versante nord c’è un sentiero che conduce direttamente a Porte Pasubio. Attualmente però questo versante è completamente innevato, neve che con l’abbassamento delle temperature si trasforma in ghiaccio.”

Elemento che viene evidenziato nella medesima ordinanza: “la Strada delle 52 gallerie è classificata come sentiero alpino per escursionisti esperti. Il tracciato, soprattutto in questo momento particolare della stagione, è caratterizzato ancora dalla presenza di tratti innevati e/o ghiacciati. La sua percorribilità, per la parte non interclusa dal presente provvedimento, appare tutt’oggi rischiosa e pericolosa.”

 

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