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Zach Milligan, autore della prima discesa sugli sci dell’Half Dome, muore sulle Montagne Rocciose

Zach Milligan, climber statunitense autore due anni fa esatti, il 21 febbraio 2021, della prima discesa sugli sci dall’Half Dome a Yosemite (insieme a Jason Torlano), è stato ritrovato privo di vita sulle Montagne Rocciose canadesi, ai piedi di una cascata di ghiaccio.

Cresciuto in Georgia, Milligan aveva scelto Yosemite come sua casa per circa 20 anni, di cui oltre una decina trascorsi in una grotta e altri in appoggio a casa di un amico, in un capanno degli attrezzi o nel suo van, lavorando per un servizio di pulizie, fino a qualche anno fa, quando ha deciso di dedicarsi alla propria azienda di pavimentazioni, pulizie e restauro, la Zach Milligan Flooring, fondata nel Montana. A Yosemite ha inanellato salite, tra cui solo a citare le più rilevanti, la solitaria in 2 ore e 37 minuti della Regular Northwest Face sull’Half Dome (salita almeno 20 volte) e le oltre 250 salite in free solo della Steck-Salathé su Sentinel Rock.

Il free solo, come racconta l’amico Chris Van Leuven in un articolo dedicato all’amico su Gripped dal titolo “Thirteen Years in a Cave in Yosemite: Half Dome Skier Zach Milligan” (da considerarsi, come sottolinea Van Leuven, un articolo raro, considerata l’ostilità dello schivo Zac nei confronti dei media e della notorietà), lo faceva sentire “come se fossi in contatto con Dio. Mi fa sentire come se fossi in un posto magico”.

Una passione nata a 19 anni quando adocchiò nel negozio di un barbiere una foto dell’Half Dome. A Yosemite aveva anche incontrato la compagna di scalate e di vita Kristin Anderson. “I miei giorni preferiti con lui erano svegliarsi alle 3 del mattino, correre sulle alte creste della Sierra e crogiolarsi al sole e al vento”, ha raccontato Anderson a Von Leuven. “Al di fuori dell’arrampicata, offriva prospettive uniche sul mondo ed era sempre la persona con cui potevo parlare per ore, anche se lo chiamavo senza niente da dire.”

L’incidente mortale si sarebbe verificato 10 giorni fa sulla Polar Circus, una via di ghiaccio di quasi 700 metri (di cui 500 di cascata), sulla Cirrus Mountain, nel Jasper National Park, considerata tra le cascate più belle delle Montagne rocciose canadesi se non del mondo. La prima salita risale al 1975 ad opera di Burgess Twins, Bugs McKeith e Charlie Porter. Una via soggetta a valanghe, su cui non sono mancate tragedie nel corso degli ultimi decenni, quali la morte nel 1982 di John Lauchlan, impegnato nel tentativo di realizzare la prima salita in solitaria, portata a termine con successo nel 1988 da Barry Blanchard. Come riporta il sito Avalanche Canada, nel marzo 2022 due alpinisti sono stati fortunatamente recuperati ancora in vita dopo essere stati travolti da una valanga sulla via.

Il corpo di Zac sarebbe stato avvistato tramite drone durante un sorvolo avviato nella giornata di sabato 11 febbraio dal servizio di sicurezza dei visitatori di Parks Canada, un giorno dopo il ritrovamento da parte dei ranger della sua auto parcheggiata. Tramite il drone sarebbe stata notata una persona deceduta in fondo alla cascata. A confermare la notizia sui social sono stati i parenti stessi. “Era uno scalatore di livello mondiale, un incredibile sciatore alpino, un musicista di talento, malvagiamente intelligente; poteva raccontare una storia incredibilmente divertente e rendere quasi tutto divertente”, le parole della sorella Martha. “Non era solo mio fratello – il commento commosso del fratello Austin – , era il mio migliore amico.”

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