News

“Montagna non ti temo Summit”, l’evento in streaming per imparare come andare in montagna

3 giorni e tanti ospiti, tra cui Andrea Lanfri e Caio Comix

“Crediamo che la montagna vada rispettata ma non temuta, che con la giusta preparazione, conoscenza e consapevolezza ci si possa godere l’ambiente in sicurezza, nonostante i rischi oggettivi”, è con questa filosofia che la chinesiologa Susanna Testi e il compagno, la guida alpina Giulio Boschi, a metà 2021 hanno creato la community online Montagna non ti Temo. Ed è con la stessa filosofia che adesso, un anno e mezzo e 3300 iscritti dopo, hanno deciso di organizzare il Montagna non ti temo Summit, un evento in streaming della durata di 3 giorni (13-15 febbraio) dedicato ad “amanti della montagna che vogliono avere la giusta preparazione dal punto di vista fisico, nutrizionale, mentale e tecnico”.

“La montagna è rischiosa e può legittimamente fare paura ma con la giusta preparazione, conoscenza e consapevolezza, i timori si possono superare e si possono coltivare le proprie passioni, come la montagna, per più tempo possibile”, ci sottolinea Susanna Testi.

Com’è organizzato il “Montagna non ti Temo Summit”

L’evento, cui è possibile iscriversi online (sul sito www.montagnanontitemo.it), si svolge dalle 18 alle 20 di ognuno dei 3 giorni ed è strutturato in una formula non molto comune in Italia ma che abbiamo trovato interessante: ognuno degli ospiti affronta un argomento per 15 minuti, così che chi guarda possa approfondirlo senza venire rapito troppo a lungo dallo smartphone o dallo schermo del computer.

Testi ci ha spiegato che “all’evento saranno presenti medici, guide, professori, fisioterapisti e nutrizioniste”, come Andrea Lanfi, alpinista e atleta paralimpico, Stefano Trinchi, tecnico di elisoccorso e componente della commissione medica della Società italiana di Medicina di Montagna, la dermatologa Pucci Romano, il fumettista Caio (celebre per le tavole dedicate proprio alle disavventure in montagna), ed Elena Casiraghi, docente di Teoria e Metodologia dell’allenamento all’Università di Pavia. E ancora Alice Russolo (fotografa), Giulio Boschi (guida alpina), Pino Calandrella (alpinista e direttore della scuola Franco Alletto del CAI) e la lista non finisce qui.

Allenarsi per la montagna lontano dalla montagna

Ovviamente ci sarà la stessa Testi, che è anche preparatrice fisica: “Anche fra gli appassionati, c’è questa convinzione che ci si possa allenare per la montagna solo in montagna – ci ha raccontato – E invece proprio durante la quarantena e i lockdown causati dal coronavirus, ho sperimentato su di me e sui miei allievi che, nonostante fossimo stati lontani dalle montagne per mesi, l’allenamento fisico non solo era rimasto ma anzi era aumentato”.

Da qui è appunto nata l’idea di Montagna non ti Temo e dell’omonimo evento: “Così come tutti gli sportivi si allenano anche al di fuori del campo di pratica, anche chi va in montagna può e deve farlo – è la raccomandazione – A causa di convinzioni come quella che sia inutile allenarsi se non si vive vicino alle montagne, spesso le persone non si allenano durante la settimana e vanno in montagna senza preparazione fisica, mettendo a rischio la loro salute e non godendosi l’esperienza, perché travolti dal respiro corto”.

Testi ha anche sviluppato un suo metodo, chiamato Resistenza Verticale, con cui “aiuto le persone ad allenarsi per affrontare i dislivelli usando semplicemente una sedia e un tappetino, tramite allenamenti brevi, che si conciliano bene con l’indaffarata vita di tutti i giorni”. Un po’ come i vari appuntamenti del summit.

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. Per me la Montagna non è da considerare come un animale o una persona.
    L’approccio dovrebbe essere un misto di conoscenza della natura e di se stessi.
    Ora in molti ambienti la si propone come sport atletico per divertimento spettacolare, ma è molto pericoloso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close