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Firefall, quando e come vedere (anche da casa) la cascata di fuoco di Yosemite

In inglese è la Firefall, la cascata di fuoco, anche se in realtà sarebbe la Horsetail Fall, la cascata a coda di cavallo. In italiano possiamo tranquillamente chiamarla cascata di luce, perché alla fine è quello che è. Si tratta di un affascinante spettacolo della natura che ogni anno va in scena fra metà e fine febbraio nel Parco di Yosemite, una delle tante riserve naturali degli Stati Uniti: di seguito spieghiamo cos’è e diamo qualche consiglio per vederla. Anche online.

Perché si chiama Firefall

L’espressione cascata di fuoco deriva da un’antica tradizione di Yosemite, ben raccontata dai ranger su YouTube (la trovate nel video più sotto): nel 1872, un certo James McCauley, titolare del Glacier Point Mountain House Hotel, ebbe l’idea di intrattenere gli ospiti spingendo di sera le braci roventi di un falò giù da Glacier Point, facendole cadere per oltre 900 metri nella valle sottostante e creando una vera e propria cascata di fuoco. Altri hotel lo imitarono e quella divenne una tradizione di Yosemite sino a quando fu interrotta, nel 1968.

Quello che oggi si intende con Firefall è quello che accade nelle ultime 2-3 settimane di febbraio alla Horsetail Fall, la cascata che tutto l’anno scende da El Capitan, la montagna più celebre di Yosemite e una delle più note in America: verso la fine della giornata, la luce del sole la colpisce, creando una striscia di colore arancione che sembra lava che scende lungo il fianco della montagna.

Quando vedere la Firefall di Yosemite

Ovviamente al tramonto, poco prima ma anche poco dopo, secondo quanto chiarito dall’amministrazione del Parco, che online ha una pagina specifica per la Horsetail Fall e per la sua temporanea trasformazione in Firefall. Per quest’anno, i giorni esatti sarebbero quelli compresi fra il 10 e il 27 di febbraio.

Va detto che il fenomeno è naturale, e dunque può verificarsi oppure no: intanto, nella cascata dev’esserci abbastanza acqua, poi serve una serata di cielo terso, senza nuvole o nebbia. Ed è necessario cogliere l’attimo, come si dice: basta un ritardo di pochi minuti, magari perché si stava cercando parcheggio, è la Firefall è persa. E questo ci porta al prossimo punto.

Dov’è il Parco di Yosemite e come si entra

Il Parco nazionale di Yosemite, istituito nel 1890, si trova nella parte orientale della California, nell’Ovest degli Stati Uniti, a non molta distanza dal Nevada.

Come per la stragrande maggioranza dei parchi americani, l’accesso è aperto 24 ore su 24 ed è pagamento: si può comprare il pass annuale che li comprende più o meno tutti e costa 80 dollari oppure l’opzione più comune è acquistare il pass per l’auto, che costa 35 dollari e include il biglietto d’ingresso per tutti i passeggeri.

Nei giorni della Firefall ci sono però alcune condizioni in più da rispettare, dovute al fatto che sono quelli in cui la struttura è particolarmente affollata:

  • serve una prenotazione per accedere a tutto il parco nei weekend del 10-12, 17-19 e 24-26 febbraio (non ci si può presentare ai cancelli, pagare ed entrare, come invece si può fare solitamente), ma non da lunedì a giovedì nelle stesse settimane;
  • sino al 28 febbraio, serve anche una prenotazione nel campeggio Hodgdon Meadow Campgrounds e nel Camp 4, a prescindere che poi si decida di pernottare o meno nel Parco.

Da dove si vede meglio la Firefall

Il consiglio di tutti, dai più esperti veterani della Horsetail Fall ai semplici appassionati, è di puntare sulla El Capitan Picnic Area (la mappa qui sotto è centrata proprio lì): si parcheggia nell’area di sosta di Yosemite Falls e si cammina per quasi 2,5 chilometri (a tratta) sino a raggiungere l’area di osservazione più vicina a El Capitan.

Se il parcheggio di Yosemite Falls fosse pieno, il suggerimento del Parco è di lasciare l’auto allo Yosemite Village o al Curry Village e usare la navetta gratuita (ferma in entrambe le aree) per poi raggiungere Yosemite Falls. E da lì camminare sino alla El Capitan Picnic Area.

Come fotografarla (e come vestirsi)

Con una macchina fotografica, se possibile. È vero che i moderni smartphone, soprattutto quelli di fascia alta (iPhone, Pixel, Samsung S), sono in grado di scattare foto ottime in praticamente qualsiasi condizione di luce, ma anche è vero che in certe situazioni, e soprattutto su certe distanze, fanno ancora fatica. Come si capisce tutte le volte in cui si prova a immortalare la Luna, che magari è bellissima davanti ai nostri occhi ma poi fa pena sullo schermo del telefono.

La Firefall non è così lontana dalla El Capitan Picnic Area e però una buona macchina fotografica, abbinata a un paio di obiettivi (di cui uno grandangolare) e a un treppiede, per provare qualche scatto a lunga esposizione, può senza dubbio fare la differenza.

L’altra cosa fondamentale da tenere presente è che le persone tendono a mettersi in coda per vedere la cascata di luce già a mezzogiorno, con parecchie ore d’anticipo sull’evento. Ore che andranno passate all’aperto in una zona che può essere molto fredda anche a giugno, figurarsi a fine febbraio: meglio non trascurare l’abbigliamento, portare qualche strato in più di imbottitura e non dimenticare guanti e berretto.

E se non riesco ad andarci?

Visto l’affollamento e l’altissima richiesta per assistere allo spettacolo della Firefall, il rischio di non trovare posto è assolutamente concreto, ma qualche alternativa c’è: il Parco mette a disposizione una dozzina di webcam (sito: www.yosemite.com) che trasmettono in diretta 24 ore su 24, di cui un paio dedicate alla zona delle cascate e a El Capitan. Dalla metà di febbraio, altre dovrebbero esserne aggiunte per inquadrare proprio la Horsetail Fall.

Inoltre, per conoscere meglio El Capitan e provare a capire perché ha intorno a sé un alone un po’ mistico, su Disney Plus è disponibile il documentario Free Solo (premiato agli Oscar nel 2019), che racconta l’impresa dell’arrampicatore Alex Honnold, che ha tentato di scalare la montagna a mani nude e senza corda.

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