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Borghi più belli d’Italia, 3 new entries da scoprire tra Alpi e Appennini

La lista dei “Borghi più belli d’Italia” si arricchisce nel 2023 di 14 new entries, piccole perle da scoprire lungo lo Stivale. La selezione, operata dal Consiglio Direttivo dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” nel corso dell’ultimo trimestre 2022, su proposta del Comitato Scientifico, porta così l’elenco di comuni virtuosi a quota 348.

“La famiglia de I Borghi più belli d’Italia – dichiara Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione – si è ampliata con l’ingresso di altri 14 splendidi Borghi presenti in 12 regioni che vanno ad aggiungersi ai 336 già presenti nell’associazione. Sono il frutto della selezione, fatta utilizzando la verifica di ben 72 parametri presenti nella scheda di valutazione, tra 36 Borghi che sono stati visitati nel 2022. Un risultato importante per questi Comuni che potranno così usufruire della importante macchina promozionale dell’associazione che li aiuterà, sicuramente, a migliorare la loro visibilità nel mercato turistico nazionale e internazionale con beneficio per tutte la comunità borghigiane che, insieme alle amministrazioni comunali, dovranno impegnarsi a migliorare le condizioni di vita all’interno del Borgo e il sistema di accoglienza e ospitalità per turisti e visitatori”.

Di seguita la lista completa dei 14 borghi che hanno superato l’iter di certificazione:

  • Castagnole delle Lanze (AT) e Guarene (CN) in Piemonte
  • Golferenzo (PV) in Lombardia
  • Ossana (TN e Borgo Valsugana (TN) in Trentino
  • Malcesine (VR) in Veneto
  • Celle Ligure (SV) in Liguria
  • B.go di San Donato in Poggio (nel comune di Barberino Tav. – FI) in Toscana
  • Bagno di Romagna (FC) in Emilia Romagna
  • Stroncone (TR) in Umbria
  • Ronciglione (VT) nel Lazio
  • Badolato (CZ) in Calabria
  • Sammichele di Bari in Puglia
  • Tempio Pausania (SS) in Sardegna

5 borghi da scoprire tra Alpi e Appennini

Tra i 14 borghi di nuova entrata in lista, distribuiti dalle Langhe piemontesi al Tesino, dalle coste liguri all’entroterra umbro e laziale, fino alla Calabria e alla Sardegna, si ritrovano 3 comuni incastonati tra le vette alpine e appenniniche, che vi consigliamo di scoprire: Ossana (TN), Malcesine (VR) e Stroncone (TR).

Ossana (TN)

Ossana sorge a una quota di 1003 metri, in Val di Sole (Trentino) alla confluenza tra due torrenti: il Noce e la Vermigliana. A fargli da cornice le vette dei gruppi dell’Ortles-Cevedale, dell’Adamello-Presanella e delle Dolomiti di Brenta. Si colloca sulla strada per la Val di Pejo, a pochi chilometri dal Parco Nazionale dello Stelvio, rappresentando un perfetto punto di partenza per esplorare la natura della valle, attraverso passeggiate o escursioni in quota. A dominare il borgo è il Castello medievale di S. Michele, costruito su uno sperone roccioso. Uno dei luoghi simbolo da visitare del paese, al pari delle 4 chiese e della “Casa degli affreschi”, raro esempio di casa medievale risalente al Quattrocento. Ossana ha rappresentato nei secoli passati il centro politico, amministrativo ed ecclesiastico dell’Alta Val di Sole. A renderla un villaggio particolarmente fiorente in epoca medievale furono la lavorazione del ferro estratto dalle miniere della Val di Pejo e gli scambi commerciali con le valli lombarde. In un documento del 1174 la località è attestata per la prima volta col nome di “Volsana”, di derivazione presumibilmente romana, dal latino “Volsius” o “Vulso”, o secondo alcuni studiosi da “ursus” orso, “Ursana” a indicare un luogo in cui fosse ben nota la presenza dell’orso. Due ultime curiosità: in inverno, da fine novembre all’Epifania, Ossana si trasforma nel borgo dei 1000 presepi ed è riconosciuto come uno dei borghi con il cielo più bello d’Italia e uno dei più green. 

Malcesine (VR)

Il borgo di Malcesine, così pittoresco da fare breccia nel cuore dello scrittore Goethe, è situato sulla sponda orientale del Lago di Garda, al confine tra Veneto e Trentino. A renderlo particolarmente suggestivo sono il porticciolo colorato, le viuzze del centro e il Castello Scaligero a picco sulle acque del lago. Il comune presenta uno sviluppo altitudinale peculiare, andando da un punto più di basso di 89 metri sul livello del mare agli oltre 2200 metri del Monte Baldo. Rappresenta pertanto una location in cui rilassarsi a bordo lago ma anche un perfetto punto di partenza per passeggiate e uscite in quota, a piedi, in mountain bike o a cavallo. Per i più pigri vi è anche la possibilità di usufruire della funivia che parte da via Navene Vecchia, nei pressi del Castello e arriva al Monte Baldo, vetta che in virtù della particolare ricchezza in specie vegetali autoctone è nota come “Hortus Europae”, il giardino d’Europa. Il borgo è stato insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. I due edifici più importanti del comune sono rappresentati dal Castello Scaligero, che si erge a guardia del centro abitato di origini medievali e dal Palazzo dei Capitani del Lago della Serenissima Repubblica di Venezia, oggi sede del Municipio e della biblioteca.

Stroncone (TR)

Il borgo umbro di Stroncone sorge a una quota di 450 metri su una collina di ulivi da cui si domina con lo sguardo la conca ternana. Il paese conserva l’antico aspetto di un borgo medievale fortificato, ricco di stradine strette e tortuose. La sua origine è incerta. C’è chi sostiene che potrebbe essere sorto sul sito dell’antica città romanda di Trebula, ma non vi sono prove a supporto di tale tesi. Probabile è che l’insediamento sia sorto nel corso dell’Alt Medioevo, forse a partire dalla costruzione di una torre di avvistamento. Il toponimo si fa presumibilmente risalire a tale periodo storico, da “castrum Hugonis”, il castro di Ugone, uno dei duchi del Ducato longobardo di Spoleto, successivamente corrotto in “Castrugone”, “Strungone” e infine “Stroncone”. Il borgo è meta di pellegrini in quanto attraversato dalla Via di San Francesco che, lungo un itinerario in quota, conduce fino al borgo di Greccio (RI), uno dei luoghi più significativi della storia del santo di Assisi. Mentre la località turistica dei Prati di Stroncone, alle pendici del monte Macchialunga (1161 m), è una meta perfetta per amanti delle attività outdoor, dal trekking alla mountain bike all’equitazione.

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