Traversata del Campo de Hielo Patagónico per i francesi del GMHM

In questa stagione particolarmente capricciosa anche per gli standard meteo patagonici, arriva la notizia di un’incredibile traversata del Campo de Hielo Patagónico.

A intraprendere questa avventura Léo Billon, Didier Jourdain, Jordi Noguère, Christophe Malangé e Thomas Auvaro del Groupe militaire de haute montagne (GMHM) di Chamonix. I primi tre avevano insieme già aperto una nuova via nel febbraio 2021 sulla celebre parete ovest del Petit Dru. Insieme a loro ci sarebbe dovuto essere anche il comandante Jacques-Olivier Chevallier, che però non è potuto partire a causa di un attacco di appendicite il giorno prima della partenza. Una bella sfortuna, anche se probabilmente è stato meglio che questo problema si sia manifestato in Francia e non in mezzo al nulla in Patagonia.

Questa volta l’attenzione del gruppo d’élite si è posto su una delle più grandi calotte glaciali del mondo con l’obiettivo di concatenare per la prima volta i due grandi ghiacciai patagonici: il Campo de Hielo Norte e il Campo de Hielo Sur. Partiti dal Lago Leones nella zona del ghiacciaio del Crey sono poi scesi verso fino a giungere 45 giorni e 600km dopo al più meridionale ghiacciaio Grey realizzata a piedi, in kayak e con gli sci, talvolta aiutati dal vento con delle vele, ciascuno trascinando i 100 kg di materiale.

Purtroppo, partiti in quattro sono arrivati in tre. Nella sezione del Campo Hielo Sur detta “Bastione” Christophe Malangé è caduto procurandosi una frattura alla testa del femore. Fortunatamente il meteo favorevole per il giorno successivo ha consentito l’elicottere di raggiungere il gruppo e di evacuare l’alpinista. “Un giorno dopo e ci sarebbero voluti dai 7 ai 10 giorni e una grande lotta per riportarmi giù al fiordo dove una barca sarebbe venuta a prendermi. Sarebbe stato molto più complicato e probabilmente avrebbe compromesso il resto della spedizione… Alla fine sono stato fortunato!” ha raccontato al giornale Montagnes Magazine.

Il video dell’impresa