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Krampus aggrediti a Levico, lo sfogo: “Non siamo pagliacci da prendere in giro”

Nella tradizione natalizia alpina si ritrovano delle figure inquietanti, decisamente distanti dalle immagini gioiose di Babbo Natale, con renne ed elfi cui oggigiorno siamo maggiormente abituati. Si tratta dei Krampus, figure mitologiche caratteristiche delle zone europee di lingua tedesca, dai tratti demoniaci. In Italia la tradizione dei Krampus è ancora viva in Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, dove annualmente ai primi di dicembre vanno in scena delle sfilate di demoni inferociti, armati di fruste e catene, con il volto coperto da una maschera terrificante (che non va mai tolta, pena il disonore) e con indosso abiti laceri e consunti, accompagnati da un’altra figura, stavolta buona, che è quella di Nikolaus, San Nicola. Se quest’ultimo ha il compito di premiare i bimbi buoni, ai Krampus spetta punire chi è stato cattivo. Nel corso della tradizionale sfilata di Levico Terme (TN), svoltasi in data 7 dicembre, quest’anno qualcosa è andato storto. Non sono stati i Krampus ad aggredire giocosamente a colpi di frusta, i presenti, ma viceversa. E senza alcun intento giocoso.

Un gruppo di adolescenti ha infatti aggredito a sassate, calci e spinte, accompagnati da offese, i Krampus della compagnia Toatnroscht Tuifl Buchholz, costringendoli a interrompere la manifestazione. A raccontare l’incresciosa vicenda sui social è stata la stessa compagnia folkloristica.

“Cari cittadini di Levico Terme, cari turisti. Sono ormai 10 anni che il 7 dicembre passiamo tra le casette del mercatino nel bellissimo parco di Levico – si legge nel post Facebook di sfogo, pubblicato il 7 dicembre scorso, a seguito dell’episodio – . Ci hanno fatto molto piacere i tantissimi presenti che anche oggi sono accorsi per vederci e per scattare qualche foto con noi. Purtroppo tra la moltitudine di persone vi erano anche parecchi bambini e ragazzi che hanno manifestato un comportamento più che vergognoso, che ha messo in pericolo la nostra e la vostra sicurezza.

Questa sera a Levico Terme ci sono arrivati sassi, spintoni, calci nella schiena e i nostri costumi sono stati strattonati sia per la campana che per le corna. Per questo spregevole atteggiamento siamo stati costretti prima a sospendere il giro e poi, a seguito di numerosi cori, schifosamente maleducati, rivolti sia a noi che agli organizzatori del mercatino, a terminare definitivamente la nostra attività. Non è la prima volta che questo succede a Levico, basti pensare che l’anno scorso un membro del nostro gruppo è restato fermo a casa per mesi con una gamba rotta a causa di questi comportamenti. Oggi abbiamo veramente toccato il fondo, la disgustosa maleducazione di questi ragazzi ha segnato la fine di un evento per il quale un sacco di gente ha fatto tanta strada solo per fare una foto o viverlo da vicino.”

Non siamo pagliacci da prendere in giroaggiunge il gruppo – abbiamo tutti un lavoro, abbiamo preso ferie per presenziare a questo mercatino, per portare la nostra tradizione a chi non la conosce e a chi la accetta e la ama allo stesso modo in cui la amiamo noi. La maleducazione e l’ignoranza hanno vinto.”

“Il nostro messaggio e i nostri più sinceri complimenti sono rivolti soprattutto ai genitori di questi ragazzi – concludono i Krampus– . Probabilmente da piccoli non avete avuto l’occasione di conoscere i Krampus. Torneremo a Levico? Questo ancora non si sa, sicuramente non in queste condizioni. Infine vogliamo ringraziare l’organizzazione del Mercatino, in particolare Efrem per aver preso le nostre difese e ci scusiamo con tutti i presenti per aver terminato la nostra attività prima del previsto.”

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2 Commenti

  1. mamma mia che figuraccia… qui in svizzera queste maschere sono popolarissime… i soliti beceri e ignoranti che non hanno mai messo il naso fuori dal loro borgo .

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