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Escursioniste avvistano un branco di lupi e lanciano l’allarme, ma si trattava di camosci

Nella giornata di mercoledì 9 novembre si è rapidamente diffusa tra social e media una notizia di cronaca decisamente allarmante: un incontro ravvicinato tra due escursioniste e un branco di lupi in Val d’Ultimo, in Alto Adige. Protagoniste dell’incontro due ventenni del posto che al momento dell’avvistamento del branco, composto da circa 7-8 animali, si trovavano nei pressi di Passo di Tarres a 2620 metri di quota. Secondo quanto riportato dal quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige Dolomiten, versione poi ripresa da numerose testate locali e nazionali, tra cui ANSA, gli animali si sarebbero avvicinati con fare minaccioso alle due ragazze, per poi tenerle d’occhio a una certa distanza, senza mai allontanarsi.

A seguito del lanciato allarme da parte delle due escursioniste prese dal terrore, è giunto sul luogo l’elisoccorso. Soltanto all’arrivo del Pelikan 3 i lupi sarebbero scappati. Le donne sono state poi accompagnate alla loro auto, illese ma spaventate. A detta della forestale, non era nota la presenza di un branco di lupi nella zona, da cui l’ipotesi di un loro arrivo dal Trentino o dalla Svizzera. E difatti di lupi non si è trattato.

Camosci scambiati per lupi

La versione iniziale dei fatti è stata smentita, o meglio chiarita, nelle ore successive al diffondersi della notizia, a seguito del ritrovamento da parte degli esperti dell’ufficio forestale provinciale intervenuti sul posto, soltanto di tracce di camoscio nella neve, non di lupo. Come riferito dal direttore dell’ufficio caccia e pesca della Provincia di Bolzano, Florian Blaas, all’agenzia ANSA, le due escursioniste avrebbero scambiato un gruppo di camosci per un branco di lupi, lanciando l’allarme spaventate.

Non ci sarebbe stato alcun avvicinamento aggressivo da parte degli animali alle donne. I camosci sono infatti portati a indugiare un po’ prima di fuggire, nel caso in cui avvistino un gruppo di umani.

Si sarebbe dunque trattato di un abbaglio, purtroppo divenuto, come evidenziato dall’assessore comunale di Bolzano Stefano Fattor sui social, spunto per un procurato allarme che era meglio evitare, in un periodo storico in cui la gestione dei lupi, il cui numero è in crescita su Alpi e Appennini, rappresenta un tema delicato di discussione.

“Il quotidiano Dolomiten ha riportato oggi la notizia dell’ avvistamento di un branco di 7-8 lupi in val d’Ultimo da parte di due giovani escursioniste che hanno subito chiamato l’elisoccorso – scrive Fattor -. Secondo il quotidiano i lupi si sarebbero avvicinati minacciosamente alle ragazze, scappando solo all’arrivo dell’elicottero. Questi i fatti raccontati dal giornale dopo anni di campagna anti-lupo. Bene. Dopo le prime verifiche pare ormai accertato che si tratti di un colossale abbaglio; trattasi di CAMOSCI. Ribadisco; camosci! Da lettore da lungo tempo del Dolomiten mi aspetto adesso una rettifica da parte del giornale e magari, forte e chiara, anche da parte dell’ufficio Caccia e Pesca della Provincia. Il procurato allarme non è una bella cosa.”

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4 Commenti

  1. Alle due sprovvedute (per fortuna del posto LOLLL!!!!) facciamo fare un piccolo corso di scienze naturali ma a livello della scuola dell’infanzia….

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