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Patagonia. Turisti riprendono in diretta il crollo di un ghiacciaio pensile

Dalle Alpi alla Patagonia, dalla Groenlandia all’Himalaya, i ghiacciai del mondo stanno mostrando all’occhio umano, anche il più miope, i segni della propria sofferenza. Il cambiamento climatico corre veloce, portando a un sempre più rapido arretramento delle fronti glaciali, alla frammentazione dei corpi glaciali, alla scomparsa dei ghiacciai più piccoli. Un processo di progressiva perdita di massa che talvolta dà luogo a eventi imprevedibili e catastrofici, come nel caso del crollo sul ghiacciaio della Marmolada. Dall’altra parte del mondo, dalla Patagonia cilena, arrivano le immagini di un altro crollo di grandi dimensioni, fortunatamente senza conseguenze. Un video amatoriale girato da alcuni turisti e diventato virale sul web, mostra il collasso di una ampia porzione del ghiacciaio pensile Queulat (Queulat Hanging Glacier), nell’omonimo Parco Nazionale, circa 1.200 km a sud della capitale Santiago.

El Ventisquero Colgante

Il ghiacciaio, noto anche come Ventisquero Colgante, rappresenta da decenni una delle attrazioni del Parco, e fu scoperto nel 1875 dal capitano Enrique Simpson. Si trova “adagiato” in cima a una parete rocciosa, e le sue acque di fusione alimentano una cascata, di altezza stimata attorno ai 500 metri, che raggiunge il sottostante Lagoon Témpano. Dall’epoca della sua scoperta ad oggi il ghiacciaio risulta arretrato di circa 8 chilometri.

La causa? Temperature elevate e precipitazioni intense

Secondo gli esperti, il collasso sarebbe stato favorito dalle temperature particolarmente elevate registrate nei giorni precedenti. Nel dettaglio il climatologo dell’Università di Santiago Raul Cordero ha evidenziato che, accanto a tale parametro, abbia probabilmente giocato un ruolo importante nell’indebolimento del ghiacciaio, l’afflusso sulla zona di un “fiume atmosferico”, ovvero una massa di aria calda e umida che, incontrando la topografia delle Ande cilene, ha dato luogo a intensi rovesci.

Come ha tenuto a precisare Cordero, i distacchi di masse glaciali sono da considerarsi di per sé un fenomeno normale, il problema è che se ne sta notando un continuo aumento in frequenza. “Questo tipo di eventi è innescato da ondate di calore o da intense precipitazioni liquide ed entrambe le cose stanno accadendo sempre più frequentemente in tutto il pianeta, non solo in Cile”.

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