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Marmolada: in difficoltà sulla via don Quixote cinque alpinisti finiscono sul ghiacciaio interdetto

Una cordata è stata recuperata dal Soccorso alpino di Fassa nella notte tra sabato e domenica sul ghiacciaio della Marmolada, solo ora ne è stata data notizia.

I cinque alpinisti, di nazionalità francese, erano impegnati nella salita della via don Quixote/don Chisciotte sul versante sud della montagna, che non è interessato da nessun divieto di accesso. In difficoltà, non riuscendo a proseguire e a scendere, hanno girato sul versante nord finendo sul ghiacciaio interdetto dopo la tragedia di qualche settimana fa. La zona dove si sono trovati non è ritenuta pericolosa, ma è priva di neve e con ghiaccio vivo. Non disponendo di raponi ed essendo oramai mezzanotte, hanno deciso di chiamare i soccorsi. L’intervento è durato diverse ore e di è concluso alle 2.40 di notte.

I cinque turisti si sono detti ignari del divieto di frequentazione del ghiacciaio in territorio Trentino. Informazione che potrebbe anche essere parzialmente corretta in quanto il versante sud della Marmolada non è precluso alla frequentazione alpinistica e imbocca una via che porta a scendere solo per circa un centinaio di metri sul ghiacciaio, in un’area non considerata particolarmente pericolosa. Se la via non è chiusa ma passa dove non potrebbe, forse la responsabilità è anche di un difetto di coordinamento tra le autorità di sicurezza: i Comuni, in questo caso. Comunque chi sale dalla Don Chisciotte ridiscende poi fino a imboccare il sentiero o l’impianto a fune che conducono fino a Malga Ciapela” ha spiegato il capo del soccorso alpino d’Alta Fassa Stefano Cotter al Corriere della Sera. “Quest’anno, essendoci pochissima neve, sulla pista da sci innevata si è formato ghiaccio puro, e loro, presi alla sprovvista, non erano attrezzati e muniti di ramponi per affrontare questo tipo di discesa. C’è un divieto di transito sul ghiacciaio, ma la Don Chisciotte non viene interessata dal ghiacciaio stesso perché di suo passerebbe solo molto vicino, senza attraversarlo. Comunque, i cinque turisti non erano in una zona pericolosa o esposta” conclude Cotter.

Ora, spetterà al sindaco di Canazei decidere se applicare le sanzioni previste a chi viola il divieto di accesso alla zona interdetta della Marmolada, il quale ha commentato: “Stiamo valutando se il loro comportamento si possa considerare violazione o meno. Decideremo nei prossimi giorni”. Probabilmente i cinque potranno appellarsi a la causa di giustificazione dello stato di necessità.

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